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Attualità Borgo Roma / Via Redipuglia

A Verona da oggi è arrivato il lungomare in Borgo Roma

Tra parco di Santa Teresa e parco San Giacomo l’iniziativa del Comune finanziata da Cariverona e realizzata dai volontari del quartiere. Ferrari: «La carreggiata deve essere democratica»

È il primo intervento di «urbanistica tattica», ovvero «opere che coinvolgono attivamente i cittadini per rendere più vivibile e accogliente lo spazio urbano». Così viene presentata l'iniziativa in una nota del Comune di Verona: «Una passeggiata sul lungomare a Verona a piedi o in bici? Da oggi sarà possibile. Questo pomeriggio infatti viene inaugurato il "Lungomare Borgo Roma", il primo intervento di urbanistica tattica promosso da La Fabbrica del Quartiere, un progetto dell’Associazione Cocai in partnership con il Comune di Verona, Energie Sociali, COSP Verona, Reverse, FabLab, Le Falie e Agile, sostenuto da Fondazione Cariverona nell’ambito del bando “Azioni di Comunità” per trasformare e valorizzare il tratto di strada tra il parco di Santa Teresa e il parco San Giacomo».

Obiettivo dell’iniziativa è di «far vivere gli spazi con uno sguardo diverso, incentivando la connessione tra luoghi, l’incontro tra persone e la mobilità sostenibile». Tutte tematiche che l’amministrazione comunale dichiara di aver «messe in primo piano», per realizzare un’idea di città «con più percorsi ciclabili, spazi comuni più vivibili, migliori connessioni e possibilità di accesso alle aree verde e ai poli attrattori di quartiere come scuole e negozi».

L’intervento

Eseguito da volontari, è svolto in due fasi. La prima ha visto la riorganizzazione di alcuni spazi stradali di via Redipuglia e viale dell’Industria con lo scopo di ricavare nuove aree per la socialità. Le superfici stradali recuperate sono state pitturate con colori e forme che rimandano a elementi collegati al mare, mentre una linea verde unisce i parchi e guida il percorso. Allo stesso tempo è stata migliorata la segnaletica orizzontale al fine di facilitare e promuovere gli spostamenti a piedi.

Urbanistica tattica

«L’urbanismo tattico - spiegano da Palazzo Barbieri - è un modo d’intervenire sullo spazio pubblico in maniera partecipata, innovativa e temporanea, basata sulle esigenze della comunità. Sono interventi che si originano dal basso e che prevedono il coinvolgimento attivo dei cittadini. Si tratta di una pratica per avviare trasformazioni urbane a basso costo che promuovano un uso diverso dello spazio facendolo diventare più vivibile e accogliente (tramite pedonalizzazioni temporanee, pittura della pavimentazione, arredo urbano, etc). Attraverso l’urbanistica tattica si vogliono promuovere e testare anche cambiamenti a lungo termine, aiutando così a ripensare gli strumenti abituali di pianificazione degli spazi urbani».

Presenti all’inaugurazione l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, per Associazione Cocai Michele De Mori, Francesco Avesani e Giulio Saturni, Ilaria Andreasi della cooperativa Energie Sociali, ragazzi e volontari che hanno partecipato alla realizzazione del progetto. «La carreggiata deve essere democratica – afferma l’assessore Ferrari – e dunque non riservata solo alle auto, ma anche a pedoni e ciclisti. È uno spazio pubblico che deve e può essere ripensato, per dare più vivibilità e creatività al quartiere. Questo primo piccolo esperimento evidenzia come la nostra amministrazione voglia procedere su questa strada, per ridisegnare gli spazi dei quartieri rendendoli più sostenibili, permettendo così di viverli in maniera diversa».

«La sperimentazione di urbanistica tattica attuata oggi in alcune strade di Borgo Roma è la seconda iniziativa messa in campo dall'amministrazione comunale, - spiegano l'assessore comunale alle Strade e ai Giardini Federico Benini e il consigliere comunale Pd Michele Bresaola - dopo quella del mese scorso nel quartiere  di Borgo Nuovo che ha ridisegnato il funzionamento di alcune piazze con nuove funzioni, nuove attivitá e nuovi stimoli. Tali esperimenti sono infatti finalizzati ad una riappropriazione degli spazi urbani da parte dei cittadini che in questa maniera possono toccare con mano i vantaggi di una diversa redistribuzione degli spazi a vantaggio non solo delle automobili ma anche anche dei pedoni e dei ciclisti e della socialità in generale», concludono Federico Benini e Michele Bresaola

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