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La scaramuccia social tra il fumettista Milo Manara ed Elon Musk

Una singolare triangolazione polemica ha visto coinvolti il celebre fumettista residente in provincia di Verona, il neo patron di Twitter e l'ex presidente degli USA Donald Trump

«Vorrei che Elon Musk fosse obbligato a twittare mille volte: Non userò mai più i disegni di Milo Manara senza permesso. Non userò mai più i disegni di Milo Manara senza permesso. Non userò mai più...». Parole al vetriolo, tradotte anche in inglese per l'occasione, giusto affinché il messaggio passi forte e chiaro, quelle che il famoso disegnatore e fumettista Milo Manara ha affidato ad un post pubblicato ieri su Facebook. 

Lo stesso Milo Manara, nato a Luson ma sin dalla giovinezza residente in provincia di Verona dove ha frequentato anche il liceo artistico, nel suo messaggio polemico indirizzato a nientepopodimeno che sua eccellenza Elon Musk ha poi aggiunto: «Che ne dite se gli faccio causa, chiedendogli 44Bn di $ di risarcimento? Così potrei ricomprare Twitter e ridarlo in gestione a qualcun altro!».

Come si arriva a tutto questo? Per comprendere è necessario riavvolgere brevemente il nastro. Come molti forse sanno, Elon Musk è da non molto tempo diventato il nuovo proprietario del social network Twitter. Dalla piattaforma era stato "cacciato" Donald Trump a seguito dei fatti di Capitol Hill. Tuttavia, proprio Elon Musk vorrebbe ora convincere l'ex presidente degli Stati Uniti d'America ad utilizzare nuovamente il suo account Twitter che, dopo circa un paio d'anni di "sospensione", è stato ufficialmente riabilitato a seguito di un sondaggio tenutosi per l'appunto su Twitter lo scorso venerdì. Trump, tuttavia, ha fino ad oggi rifiutato di tornare ad utilizzare il suo profilo seguito tuttora da 87,6 milioni di persone e però fermo con l'ultimo cinguettio al giorno 8 gennaio del 2021. 

È così che si arriva al tweet di ieri, lunedì 21 novembre, da parte del proprietario di Twitter Elon Musk, il quale ha pubblicato un disegno di Milo Manara, raffigurante un frate che, mani giunte e occhi chiusi rivolti verso il cielo, si trova dinanzi alle avvenenti forme di una seducente e graziosa fanciulla che, carponi, mostra il suo sedere (l'illustrazione è tratta dalla serie dedicata alle favole libertine di Jean de La Fontaine). Il fumetto, nel tweet di Elon Musk, è stato accompagnato dalla frase «And lead us not into temptation…», ovvero «E non ci indurre in tentazione...», mentre al fraticello è stato sovrascritto il nome «Donald Trump» e sul nudo fondoschiena della fanciulla è stato apposto il logo di Twitter a mo' di bollino della censura.

Insomma, per farla breve, i commentatori hanno interpretato il tutto come un invito, l'ennesimo, da parte di Elon Musk verso Trump ad utilizzare nuovamente il social network cinguettante, ora che ha cambiato proprietario. In tutto questo, ci è andato di mezzo il fumetto di Milo Manara. E quest'ultimo parrebbe proprio non avere gradito l'utilizzo e le modifiche apportate alla sua opera. 

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