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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Legambiente: «Fiume Adige in buono stato, ma preoccupa la siccità»

Tappa a Zevio per "Operazione Fiumi - Esplorare per Custodire", campagna della sezione regionale dell'associazione ambientalista. I volontari hanno analizzato l'acqua in più punti e raccolto rifiuti

Ieri, 18 giugno, ha fatto tappa a Zevio "Operazione Fiumi - Esplorare per Custodire", la campagna itinerante di Legambiente Veneto realizzata in collaborazione con Arpav per sensibilizzare ed informare i cittadini sullo stato di salute dei corsi d’acqua. È stata una giornata di volontariato ambientale e di partecipazione attiva promossa dai circoli Legambiente di Verona, San Giovanni Lupatoto e Zevio e del circolo Fuori Nota di Soave. Trenta i volontari in attività di pulizia e monitoraggio dell'Adige. Attività che ha contribuito alla raccolta dei rifiuto e alla messa a sistema di dati puntuali e localizzati sul fiume. Dati utili a rendere maggiormente efficace l’azione di sensibilizzazione sui problemi dell'Adige.

L'indagine ha evidenziato la presenza di plastica, bottiglie di vetro, metallo, indumenti ed una elevata presenza di carta riconducibile alla campagna elettorale da poco conclusa. E al termine della mattinata sono stati presentati i risultati dei campioni raccolti dai volontari durante il mese di maggio e analizzati dai laboratori di Arpav.
I parametri osservati dalla campagna di Legambiente di quest’anno, oltre al famigerato batterio escherichia coli (batteri fecali che permettono di verificare lo stato di depurazione delle acque) si sono concentrati anche su ftalati e glifosate. Il glifosate è un erbicida di sintesi utilizzato da circa 40 anni in maniera massiccia in agricoltura, mentre gli ftalati sono una famiglia di sostanze chimiche riconducibili alla degradazione delle plastiche.

Per quanto riguarda la concentrazione di escherichia coli nell’Adige, dei 7 punti monitorati uno soltanto (quello di Bussolengo, prima dell’ingresso del fiume in città) supera di poco il valore limite di 1.000 mpn/100 ml. Una fotografia, quella scattata dai volontari di Legambiente, senz’altro migliore rispetto allo scorso anno quando i superamenti dei valori di allerta erano stati riscontrati in quattro punti.
Secondo le analisi condotte da Arpav anche lo stato chimico del fiume è buono in tutti i corpi idrici monitorati ad eccezione di un caso, il torrente Alpone, legato a superamenti dello standard di qualità della media annua del Pfos.
Tra gli inquinanti specifici è stato rilevato un superamento dei valori medi annui previsti dalla normativa per il prodotto di degradazione del glifosate.

tabella legambiente fiume adige-2

Le condizioni generali della qualità delle acque del fiume Adige non destano dunque preoccupazioni eccessive e per Legambiente è senz’altro una buona notizia poter contare su una buona qualità delle acque, tanto più in queste condizioni di siccità severa che sta aggredendo tutto il Veneto, con livelli dei fiumi e delle falde vicini ai minimi storici.
Legambiente invita a non sottovalutare questo fenomeno e sollecita le istituzioni preposte ad affrontare con decisione la carenza d’acqua, senza procrastinare decisioni, anche drastiche, come il razionamento, lo stop ai prelievi superflui e controlli a tappeto per stanare chi preleva abusivamente da pozzi e corsi d’acqua.

«Aver riscontrato un buono stato complessivo dell'Adige ci conforta ma allo stesso tempo ci invita a non distogliere l’attenzione, perché sono diverse le cause che possono far rapidamente peggiorare la qualità delle acque - ha commentato Giulia Bacchiega, responsabile regionale per le campagne di Legambiente - La cattiva o insufficiente depurazione, i problemi legati alla mancata separazione tra acque reflue e acque meteoriche, la malagestione dei liquami in agricoltura o la presenza di scarichi o sversamenti illegali possono verificarsi ripetutamente se manca un’attenta conoscenza e gestione di queste potenziali criticità presenti nel territorio. La scarsità d’acqua è un pericolo ulteriore, per questo Legambiente continuerà a monitorare e segnalare ogni situazione di rischio a supporto dei cittadini e degli amministratori locali».

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