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Partito il trasloco di libri in vista dei lavori alla Civica di Verona, ma il servizio non s'interrompe

I volumi più preziosi, richiesti e difficilmente reperibili non verranno spostati, mentre saranno inscatolati quelli che si possono trovare nelle altre biblioteche pubbliche della città, questo per permettere il miglioramento strutturale antisismico e l’adeguamento antincendio

È iniziato il trasloco dei libri conservati negli archivi di palazzo Nervi, sede della Biblioteca Civica di Verona, in vista del grande cantiere per il miglioramento strutturale antisismico e l’adeguamento antincendio. Si tratta di lavori indispensabili per la sicurezza dell’edificio e per salvaguardare il deposito librario distribuito nei cinque piani del palazzo, per un totale di oltre 800 mila opere.

Oltre un milione e mezzo di euro il costo dell’intervento realizzato dal settore Lavori pubblici, suddiviso in due fasi, prima verranno fatti gli interventi antisismici, finanziati dalla Regione Veneto con 491 mila euro, e poi gli impianti e l’antincendio, coperto dal Comune con 1 milione e 100 mila euro.

Nonostante l’ingente lavoro per liberare gli archivi e inscatolare i libri, affidato ad una ditta specializzata e iniziato prima dell’estate, la Biblioteca non ha mai interrotto la propria attività, garantendo la continuità dei servizi erogati. Anzi, dal 15 luglio, con l’entrata in vigore dei nuovi protocolli anti Covid, gli accessi sono aumentati in modo significativo, permettendo ad un maggior numero di utenti di recarsi personalmente in biblioteca.

Su espressa volontà dell’Amministrazione comunale, la Civica è rimasta aperta tutta estate, anche durante il periodo di Ferragosto, per dare continuità al servizio e soddisfare le esigenze dei veronesi e dei tanti turisti presenti in città.
Per non creare disagi agli utenti, i volumi che saranno momentaneamente spostati sono già stati tolti dal catalogo online, ciò per evitare la richiesta di un testo non fisicamente presente negli archivi di Palazzo Nervi.

Tuttavia non tutti i libri verranno trasferiti. Restano infatti in sede i volumi più preziosi come manoscritti e i carteggi, così come i testi più richiesti dagli studiosi e difficilmente reperibili. I libri che invece si possono tranquillamente trovare anche nelle biblioteche cittadine presenti nei quartieri o in altri circuiti, sono stati inscatolati o stanno per esserlo nei prossimi giorni, per raggiungere i depositi prima dell’avvio del cantiere vero e proprio.

«È uno sforzo ingente quello che stiamo facendo per garantire la continuità dei servizi bibliotecari con il trasloco in atto – commenta l’assessore alla Cultura Francesca Briani -. I lavori sono necessari non solo per mettere in sicurezza l’edificio, ma anche per preservare lo straordinario patrimonio conservato nei nostri depositi. Durante l’estate la biblioteca non ha chiuso un solo giorno, a differenza di quanto avvenuto in altre città italiane, una scelta fatta per arricchire l’offerta culturale ai veronesi e ai turisti che sono tornati numerosi in città. Anche il criterio scelto per decidere quali volumi tenere in sede e quali spostare ha seguito la logica di ciò che è più vantaggioso per gli utenti, che a palazzo Nervi troveranno sempre i testi più antichi e difficilmente reperibili altrove».

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