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La Sesta commissione rilancia l'idea della giornata solenne per i neolaureati in arena

Un evento celebrativo che si dovrebbe ripetere ogni anno e che incontra il favore dei rappresentanti degli studenti

La Sesta Commissione consiliare di Verona si è resa disponibile per portare avanti la mozione del vicepresidente Andrea Velardi, già approvata in Consiglio Comunale, in cui si chiede che l’Arena diventi il luogo della grande giornata solenne per i neolaureati. Un evento celebrativo, da ripetersi ogni anno, in cui si riducono le distanze tra i giovani e la politica, per un dialogo all’interno del monumento simbolo della città. 

«Innanzitutto ringrazio il presidente Mauro Bonato per condividere e sostenere questa mozione. Ho ritenuto opportuno invitare i rappresentati degli studenti universitari perché dalle loro parole si possa capire quanto è importante e sentita questa iniziativa. Come Amministrazione abbiamo il dovere di dialogare con i giovani, che sono il nostro futuro», ha detto il vice presidente Andrea Velardi, introducendo gli ospiti della commissione. 
«L’iniziativa venne accolta a braccia aperte e promossa all’unanimità, proprio in un momento in cui gli studenti, a causa della pandemia, discutevano la loro tesi dietro lo schermo di un computer, senza poter condividere con gli amici e i propri cari una giornata così importante – spiega Thomas Andreatti, membro del Consiglio degli Studenti dell’Università di Verona e allora presidente, quando l’idea fu presentata in Consiglio da Oltre - Studenti per il Futuro –. Un momento celebrativo nel luogo simbolo di Verona è anche l’occasione per abbattere le distanze fisiche dei vari dipartimenti dislocati nella città».
Gli fa eco Marta Rostello del Consiglio di Amministrazione dell’Università: «Mai come nel periodo di pandemia ho visto gli studenti così sfiduciati e disinteressati. E ciò che mi ha preoccupato di più è stata la ripartenza: i ragazzi si sono solo focalizzati a superare gli esami per prendere il pezzo di carta e mettersi nel mondo del lavoro, senza interesse per tutta quella parte di socialità molto importante durante il corso di studi. Questa bellissima iniziativa porterebbe beneficio non solo agli studenti ma anche all’Università come istituzione e a tutte le realtà commerciali che verrebbero interessate durante la giornata in Arena».
«Un evento simile è già condiviso da altri atenei, come Ca’ Foscari in Piazza San Marco e l’Università di Trento in Piazza Dante – sottolinea Elisa Bonetti del Senato Accademico –. La giornata celebrativa in Arena non andrebbe assolutamente a escludere il momento formale e importante della discussione della tesi all’interno dell’Università ma rappresenta un valore aggiunto: oltre a essere un’opportunità di arricchimento economico per li territorio, si configura come un momento di unione culturale, dove i ragazzi laureati con un breve abstract della tesi potrebbero descrivere il loro elaborato. Inoltre si potrebbero allestire esposizioni artistiche dell’Accademia delle Belle Arti e organizzare esibizioni musicali degli studenti del Conservatorio».
«Una grande occasione per il sindaco Federico Sboarina e Fondazione Arena, di cui è presidente, per aprire al mondo universitario il nostro anfiteatro e perché questo evento celebrativo diventi un appuntamento fisso» conclude Velardi.

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