rotate-mobile
Venerdì, 22 Settembre 2023
Innovazione / Borgo Roma / Via Santa Teresa

L'87% degli italiani a basso reddito non visita musei, un'app porterà i musei da loro

Lanciato a Verona il progetto Ue TOMATO, The Original Museum Available To Overall, un'iniziativa promossa dalla Commissione europea allo scopo di aumentare l'accessibilità dei luoghi della cultura e del sapere

In Europa, l'83% della popolazione a più basso reddito non visita musei o altri siti culturali. Una percentuale che sale all'87,6% in Italia. Secondo gli ultimi dati Eurostat disponibili, chi proviene da fasce della popolazione più agiate ha da 2 a 3 volte più opportunità di accedere a un museo o a un monumento. Se si guarda poi ai giovani tra 16 e 24 anni, il tasso di partecipazione è del 52,8%: 1 giovane su 2 non ha visitato un museo o un monumento nell'ultimo anno. Un tasso ancora più basso si registra tra gli anziani (65-74 anni), con appena il 40% di visitatori.

Per ridurre questo gap è stato lanciato il progetto TOMATO, acronimo di The Original Museum Available To Overall, il museo originale e accessibile a tutti. Si tratta di un'iniziativa promossa dalla Commissione europea allo scopo di aumentare l'accessibilità dei luoghi della cultura e del sapere, in particolare ai bambini provenienti da situazioni di disagio fisico e sociale. A portare avanti questo progetto, presentato al Children's Museum di Verona, sarà un team internazionale che vedrà la partecipazione di ben 16 partner in otto nazioni (Italia, Grecia, Repubblica Ceca, Belgio, Romania, Croazia, Slovenia e Austria), e che avrà il suo cuore proprio in Veneto, con la partecipazione di Gruppo Pleiadi e del Venetian Cluster, del Butterfly Arc di Montegrotto Terme, nonché della stessa Regione e della Direzione regionale musei Veneto. Tra i partner internazionali ci sarà anche Hands On!, network che raggruppa 120 musei per bambini in 40 nazioni.

La pandemia di coronavirus ha avuto un impatto terribile sui più piccoli, che sono stati privati dei loro luoghi di apprendimento, le scuole e i musei. I bambini svantaggiati dal punto di vista sociale, fisico e mentale, sono stati i più colpiti, e secondo un'analisi dell'Università di Genova ha evidenziato che i minori di età inferiore e superiore ai 6 anni, hanno presentato, rispettivamente nel 65% e nel 71% dei casi, problemi comportamentali e sintomi di regressione, nonché aumento dell'irritabilità, disturbi del sonno e ansia. Proprio per venire incontro particolarmente alle loro esigenze, il progetto TOMATO, che avrà un valore complessivo di quasi un milione di euro finanziati da Bruxelles, metterà a punto un kit fisico e un'app basata sulla realtà aumentata che permetteranno di fruire dei contenuti dei musei aderenti anche in maniera virtuale, in modo divertente e stimolando la curiosità. L'app e il kit verranno creati basandosi sugli input che arriveranno da una analisi che sarà fatta consultando bambini, famiglie, operatori sociali e naturalmente della cultura.

«Il progetto TOMATO, nato da un’idea di Pleiadi, arriva dopo la pandemia, che è stata un periodo infelice per i musei e le realtà culturali di tutto il mondo. Con il nostro lavoro renderemo i musei accessibili a tutte e tutti attraverso la sperimentazione, stimolando la curiosità e ampliando l'offerta digitale», ha spiegato Alessio Scaboro, direttore scientifico e creativo di Gruppo Pleiadi. Grazie al progetto «i musei e le loro collezioni usciranno dagli spazi abitudinari in cui si trovano attraverso nuovi strumenti educativi e pedagogici, per arrivare alle case delle cittadine e dei cittadini europei», ha continuato il direttore, aggiungendo che TOMATO «proietterà di nuovo Pleiadi verso una dimensione europea, dove lo scambio e il confronto con i partner porterà il gruppo a crescere ancora di più».

«TOMATO è un veicolo prezioso per avvicinare i più giovani ai musei. Grazie a questo progetto avremo l’opportunità di raccontare le storie delle nostre opere ai ragazzi, attivando anche un’efficace forma di peer education. Non si tiene mai abbastanza conto di quanto importante sia coinvolgere le nuove generazioni e grazie a questo articolato progetto la collezione potrà incuriosire anche i più piccoli», ha dichiarato Marta Boscolo Marchi, direttrice del Museo d’Arte Orientale di Venezia e membro della Direzione regionale musei Veneto.

«La cultura è fondamentale in Europa per la crescita delle persone, ma non dimentichiamo che può essere un importante volano anche per la crescita economica, perché crea posti di lavoro, produttività e ricchezza, e per questo a maggior ragione va sostenuta», ha concluso il presidente di Venetian Cluster, Gian Angelo Bellati.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'87% degli italiani a basso reddito non visita musei, un'app porterà i musei da loro

VeronaSera è in caricamento