Prendono il via i saldi d'estate anche a Verona: speranze, previsioni e consigli per gli acquisti
In un'estate condizionata dalla pandemia in città la presenza di turisti fa ben sperare, ma restano le preoccupazioni sulle previsioni di vendita nonostante i saldi al via dall'1 agosto
Ai sensi della delibera regionale numero 663 del 26 maggio 2020, le prossime vendite di fine stagione estiva potranno ufficialmente iniziare anche a Verona da domani, sabato 1 agosto 2020 e proseguiranno fino al 30 settembre 2020. Limitatamente alla stagione estiva 2020 era comunque consentito lo svolgimento delle vendite promozionali anche nei trenta giorni antecedenti alle vendite di fine stagione.
Secondo le stime avanzate dall'Unione Nazionale Consumatori, sono previsti sconti leggermente in discesa rispetto a quelli del mese di gennaio. In particolare per abbigliamento e scarpe l'abbassamento dei prezzi dovrebbe aggirarsi attorno al 21,5%, quindi in calo rispetto a gennaio. Ma la vera incognita riguarda quest'anno naturalmente le previsioni sulle vendite, in merito alle quali si temono persino diminuzioni del 40%.
Tuttavia in città a Verona la presenza dei turisti è sicuramente sensibile e questo lascia ben sperare anche in materia di saldi estivi. Tanti degli stranieri presenti nel capoluogo scaligero provengono dalla Germania, così come quelli che frequentano in questi giorni le coste del lago di Garda. Certo il rischio è che l'emergenza coronavirus e le limitazioni imposte a turisti provenienti ad esempio dalla Russia ed altre Paesi esteri abbiano delle ricadute negative.
La polizia locale di Verona ricorda per l'occasione alcune istruzioni valide in materia di saldi: «L'abbigliamento in saldo si può indossare per prova taglia e pagare con carta di credito o bancomat, nei negozi che normalmente accettano questo tipo di pagamento ed espongono i relativi loghi. I difetti che il consumatore ha diritto di contestare all'esercente valgono anche sulla merce ribassata. Riguardano però esclusivamente i difetti occulti, ovvero quelli non palesemente riconoscibili a chiunque e/o non dichiarati dal venditore. Se un oggetto viene venduto a prezzo ribassato perchè difettoso, non può poi essere richiesta la sua sostituzione contestando quel medesimo difetto. Esiste quindi il diritto di recesso per gli acquisti fatti in un esercizio commerciale solo nei casi in cui il capo non è conforme o difettato, in tal caso il venditore è obbligato a ripararlo o sostituirlo».