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Si avvicina il picco dell'influenza stagionale: quasi 300 mila veneti colpiti

55700 persone l'hanno contratta dal 3 al 9 febbraio, secondo l’ultimo Rapporto Epidemiologico del Sistema di Sorveglianza dell’Influenza. «Andamento in linea con la maggior parte delle stagioni precedenti», ha detto l'assessore Lanzarin

Finora, l’influenza stagionale 2019-2020 ha messo a letto 285500 cittadini veneti, 55700 dei quali l’hanno contratta nella settimana dal 3 al 9 febbraio, per un’incidenza generale pari a 11.35 casi per mille abitanti, inferiore a quella italiana, attestata a 12.65 casi per mille.

Lo rivela l’ultimo Rapporto Epidemiologico del Sistema di Sorveglianza dell’Influenza, elaborato dalla Direzione Prevenzione della Regione e diffuso venerdì dall’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

I nostri esperti – informa l’assessore – indicano che il trend della curva d’incidenza regionale mostra un andamento in linea con la maggior parte delle stagioni precedenti, con valori registrati che, tuttavia, sono lievemente inferiori alla stagione 2018-2019 per lo stesso periodo di tempo. Si ritiene che il picco sarà raggiunto tra questa settimana e la prossima. 

La sorveglianza sulle forme gravi a fatto rilevare 12 segnalazioni di complicanze. Per 2 di questi pazienti è stato necessario l’utilizzo del macchinario Ecmo per l’ossigenazione del sangue. Come nelle precedenti settimane, il conto dei decessi rimane fortunatamente fermo a uno.

La fascia d’età più colpita risulta essere quella dei bimbi da 0 a 4 anni con un’incidenza di 33.47 casi per mille. 25.64 per mille è l’incidenza tra i 5 e i 14 anni; incidenza che cala al 9.54 per mille nella fascia 15-64 anni, per toccare il minimo di 3.37 per mille tra gli ultrasessantacinquenni.

Rapporto Epidemiologico del Sistema di Sorveglianza dell’Influenza

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