rotate-mobile
Attualità

Aviaria, oltre 100 focolai nel Veronese e gli abbattimenti sono più di 5 milioni

Marocco ed Hong Kong hanno chiuso le importazioni di prodotti avicoli dall'Italia. Il consigliere regionale Soranzo: «In Veneto la filiera avicola è controllata, e tutto ciò che finisce sul mercato è un prodotto agroalimentare sicuro e di qualità»

Per il momento solo Marocco e Hong Kong hanno deciso di vietare le importazioni di prodotti avicoli da Verona e dall'Italia a causa dell'influenza aviaria e al momento non è possibile prevedere se altri paesi seguiranno l'esempio. Aumentano dunque gli effetti economicamente negativi legati ad un virus che non si trasmette all'uomo, ma che ne condiziona le attività. Per evitare che si diffonda, infatti, più di 5 milioni di pennuti da allevamento sono stati abbattuti e altri potrebbero fare presto la stessa fine.

I focolai di influenza aviaria, infatti, aumentano. E ieri, 2 dicembre, l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ne ha aggiornato il conto. Sono 129 in tutta Italia e di questi 101 sono localizzati in provincia di Verona. Le altre province venete coinvolte sono quelle di Vicenza e Padova, mentre al di fuori del Veneto se ne contano pochi tra Lombardia, Lazio e Friuli Venezia Giulia.

Gli allevatori e i rappresentanti di categoria del mondo agricolo si sono fatti sentire, soprattutto per ottenere ristori rapidi e proporzionati al danno economico subito. Le loro richieste sono state raccolte anche dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia Enoch Soranzo, che ha dichiarato: «È importante rassicurare il consumatore finale sul fatto che in Veneto la filiera avicola è estremamente controllata, e tutto ciò che finisce sul mercato è un prodotto agroalimentare sicuro e di altissima qualità».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Aviaria, oltre 100 focolai nel Veronese e gli abbattimenti sono più di 5 milioni

VeronaSera è in caricamento