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Mercoledì, 22 Marzo 2023
Attualità Porto San Pancrazio / Lungadige Antonio Galtarossa

Cinque bus di Atv a fuoco in un anno. «Adesso basta, la misura è colma»

Raffaello Fasoli, segretario generale Filt Cgil Verona: «Chiediamo all'azienda di aumentare il personale addetto alle manutenzioni e di intensificare le operazioni su tutti i mezzi»

«Solo quest'anno sono andati a fuoco ben cinque mezzi Atv». È Raffaello Fasoli, segretario generale Filt Cgil Verona, a tenere il conto degli autobus andati a fuoco nel Veronese in questo 2021. L'ultimo è stato ieri, 7 dicembre, a Cadidavid, quando il fuoco è divampato sul mezzo della linea 41 e provvidenziali sono stati due interventi: quello dell'autista che ha portato in salvo 15 passeggeri e quello dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme prima che potessero far saltare le bombole del metano. Ma prima del rogo di ieri c'era stato quello del pollicino sulle Torricelle lo scorso agosto e di altri bus a Vestenanova e a Borgo Venezia. «I mezzi coinvolti sono tre a metano e due a gasolio, il che porta ad escludere un problema con un modello specifico - ha spiegato Fasoli - E in tutti i casi l'incendio è scaturito da un gusto al motore o da un corto circuito, segno che esiste una gravissima carenza di manutenzione».

Per il sindacalista della Cgil veronese il problema è una carenza di personale addetto alla manutenzione. Una mancanza che inciderebbe sulla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri. «Ci chiediamo con quale coscienza l'azienda continui a far circolare mezzi in queste condizioni - ha concluso Raffaello Fasoli - Vogliono aspettare la tragedia irreparabile per intervenire? Chiediamo ad Atv di aumentare il personale addetto alle manutenzioni e di intensificare le operazioni su tutti i mezzi, cosa che avrebbe già dovuto fare fin dal primo campanello d’allarme. È inaccettabile che si giochi al risparmio sulla pelle dei lavoratori e degli utenti. E chiediamo al Comune, in quanto socio dell’azienda, di intervenire e di sostenere le nostre richieste di trasparenza e di adeguamento degli organici. Il lavoratore che sbaglia deve sempre pagare, mentre nessuno dei manager viene chiamato a rispondere dopo il quinto incidente grave? Se non avremo risposte certe e rapide non escludiamo nessuna forma di protesta».

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