Per il popolo ucraino aiuti dalla Scuola di Polizia di Peschiera e da Confindustria
Gli agenti allievi hanno raccolto del denaro con una colletta e lo hanno usato per comprare medicinali e alimenti per i profughi. E dagli industriali di Venetocentro offerti 240 posti di lavoro
Beni di prima necessità, denaro, alloggi e anche lavoro. La solidarietà dei veneti nei confronti del popolo ucraino ha diverse forme e per questo il presidente della Regione Luca Zaia non smette di ringraziare chi si mette a disposizione in questo periodo di emergenza. Lo ha fatto questa mattina, 10 maggio, con coloro che si rendono disponibili ad accogliere le donne e i bambini che stanno scappando dalle bombe russe e si è ripetuto nel pomeriggio con Confindustria Venetocentro, le cui aziende associate hanno offerto 240 posti di lavoro per chi dall'Ucraina ha riparato in Veneto.
«È una risposta alla crisi ucraina che non solo tiene conto delle necessità con cui ci stiamo misurando per l'accoglienza dei rifugiati ma anche della dignità che deve essere garantita alla persona, soprattutto in un frangente simile, assicurandogli la possibilità di provvedere a sé stessa e di contribuire alla vita del territorio che la ospita - ha commentato Zaia - Quando si parla di solidarietà, il Veneto risponde sempre e lo fa al meglio, come è suo stile, dimostrando di sapere fare sistema a tutti i livelli. Ringrazio per il contributo concreto che rappresenta questa iniziativa. I veneti sanno bene che la prima chiave di rinascita e di integrazione è sempre il lavoro. Penso non sia un caso che dopo la notevole risposta dei cittadini che hanno offerto 5.600 posti letto contattando lo specifico numero verde e gli oltre 290.000 euro di donazioni, a botta calda arrivi anche questa significativa offerta degli industriali trevigiani e padovani».
Veneto Lavoro, intanto, ha deciso di attivare un "Incontra lavoro emergenza Ucraina", utilizzando il modello già attivo che prevede incontri periodici territoriali di incontro tra domanda e offerta di lavoro nei centri per l'impiego, per mettere in collegamento le aziende che hanno bisogno di profili professionali con i profughi che si renderanno disponibili a lavorare.
E per il popolo ucraino non manca neanche il contributo delle forze dell'ordine. Questa mattina, gli allievi agenti della Scuola di Polizia di Peschiera sono stati accolti dalla sindaca Orietta Gaiulli nel punto di raccolta di beni per il popolo ucraino allestito nella biblioteca arilicense. I giovani 120 allievi in mano avevano numerosi pacchi riempiti con materiale sanitario e derrate alimentari acquistati con del denaro da loro raccolto.
Il direttore della scuola Gianpaolo Trevisi ha ringraziato i suoi allievi ed ha colto l'occasione per spiegare loro come anche questo loro piccolo gesto rientri nelle attività di soccorso e assistenza che sono tra i compiti della Polizia di Stato. «Non possiamo essere materialmente vicini alla popolazione ucraina, ma in questo modo riusciamo, comunque, a far arrivare, oltre ai nostri pensieri, ciò di cui questa martoriata popolazione ha bisogno», ha detto Trevisi.
Dopo le mimose e i sorrisi portati, nella giornata dell’8 marzo, nella Casa di Protezione della Giovane di Verona; un altro gesto di solidarietà effettuato, tra una lezione e l’altra, da coloro che devono sapere che la base del servizio dei poliziotti è essere sempre e comunque vicini alla gente, vicini soprattutto a coloro che più di altri vivono momenti difficili e dolorosi.