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Nella provincia veronese partono i grest inclusivi per bambini con disturbi dello spettro autistico

Il progetto entrerà nella fase operativa con due grest inclusivi che si terranno a luglio al Wild Park di Legnago e ad agosto al Club le Fontanelle di Cerea

È stato presentato nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il progetto “Millepiedi Family Hub” che vedrà tenersi, quest’estate a Cerea e a Legnago, grest inclusivi dedicati a bambini affetti da disturbi dello spettro autistico. Vi aderiscono l’Ulss 9 Scaligera e i Comuni di San Pietro di Morubio, Legnago e Cerea. Il Millepiedi Family Hub rappresenta una rete, all’interno dei Comuni del Distretto 3 dell’Ulss 9 Scaligera, di supporto alle esigenze socio-sanitarie, assistenziali ed educative delle numerose famiglie sul territorio con bambini e ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico.

Sono intervenuti alla presentazione Manuel Scalzotto (presidente della Provincia di Verona), Raffaele Grottola (direttore dei servizi socio-sanitari dell’Ulss 9), Caterina Lorenzetti (socia fondatrice e presidente dell’associazione Millepiedi Family Hub), Tomas Chiaramonte (segretario Adoa e direttore della fondazione Gobetti), Corrado Vincenzi (sindaco di San Pietro di Morubio) e Lara Fadini (assessore del Comune di Cerea). Il progetto, nato da un primo confronto spontaneo tra una trentina di famiglie con le medesime difficoltà e necessità quotidiane, si è formalizzato coinvolgendo, oltre all'associazione promotrice Millepiedi Family Hub, anche l’Ulss 9, il centro servizi integrati alla persona della Fondazione Gobetti a San Pietro di Morubio e Adoa (Associazione diocesana opere assistenziali).

Grazie all’interessamento degli amministratori di diversi Comuni, il progetto entrerà nelle prossime settimane nella fase operativa con due grest inclusivi che si terranno a luglio al Wild Park a Legnago e la prima e l’ultima settimana di agosto al Club le Fontanelle di Cerea. Un servizio atteso, che ha visto in pochi giorni esaurire i posti a disposizione e che ospiterà 11 bambini dai sei agli undici anni. I campus coinvolgeranno bambini con e senza disturbi dello spettro autistico e prevederanno attività progettate da un’equipe di specialisti dell’età evolutiva.

È partito, inoltre, il corso (posti già esauriti) a Villa Verità a San Pietro di Morubio per la formazione specifica agli educatori e operatori socio-sanitari che seguiranno i bambini durante l’attività al campus, in collaborazione con gli altri educatori che seguiranno i giovani normodotati. Durante il grest, ciascun iscritto verrà accolto da un educatore che rappresenterà la figura di riferimento per l'intera settimana e che lo accompagnerà nelle diverse attività, con il monitoraggio costante delle terapiste. Le quote d’iscrizione saranno le stesse per tutti, grazie al contributo del Comune di Cerea e dell’azienda legnaghese Termoventilazione Veneta per sostenere i costi dei servizi aggiuntivi.

Il modello di lavoro del progetto Millepiedi Family Hub si basa su diversi aspetti: l’integrazione tra i bambini con disabilità e coetanei a sviluppo tipico; la pianificazione psico-educativa preventiva per un equo apprendimento e per un'efficace inclusione del bambino nel contesto sociale; il trasferimento dei percorsi riabilitativi utilizzati all’interno degli studi ambulatoriali anche nei diversi contesti sociali in cui si trova quotidianamente a vivere il bambino (casa, scuola, sport o attività ricreative); la formazione mirata per il personale coinvolto a vari livelli e la sensibilizzazione sul territorio.

L’associazione Millepiedi Family Hub nasce dalla volontà della presidente Caterina Lorenzetti - project manager nell’ambito della creazione e nella gestione di organizzazioni educative e sociali - che, partendo dalla propria esperienza di mamma, ha inteso avviare un progetto per condividere e rispondere alle necessità espresse da numerose famiglie. Il team di terapiste del progetto è formato da: Giovanna Brigo, psicoterapeuta esperta in disturbi dello spettro autistico; Fabiana Altafini ed Elisa Manara, logopediste ed esperte in comunicazione aumentativa alternativa e Anna Pasquali, neuropsicomotricista dell’età evolutiva. In Italia si stima, secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, che «un bambino su circa 70 sia affetto da disturbi dello spettro autistico». Capita, tuttavia, che la diagnosi possa risultare tardiva o che, una volta individuato il disturbo, la terapia sia per alcuni economicamente insostenibile.

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