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Green Pass obbligatorio, resta il nodo da sciogliere dei ristoranti al chiuso

È l'argomento che genera più scintille anche all'interno della maggioranza, la quale dovrebbe incontrare meno problemi per il prolungamento dello stato di emergenza e per la modifica dei parametri per il cambio di colore delle regioni

In questa settimana potrebbero essere prese importanti decisioni a livello nazionale sull'emergenza coronavirus. Come riportato su Today, nei prossimi giorni si dovrebbe concretizzare l'ipotesi dell'obbligatorietà del Green Pass per accedere ad alcune attività commerciali, anche se non è ancora certo quali saranno le attività interessate.
Si avvicina poi il 31 luglio, giorno in cui cessa lo stato di emergenza per motivi sanitari. Ma molto probabilmente lo stato di emergenza sarà prolungato fino a fine anno.
E infine ci sono i parametri per la valutazione del rischio Covid delle regioni. Regioni che attualmente sono tutte in zona bianca, quella con le minori restrizioni, ma che possono tornare presto in zona gialla, se si continuerà a dare maggior peso all'indice Rt (tasso di trasmissibilità del virus) e all'incidenza settimanale dei casi positivi. Come preannunciato dal ministro della salute Roberto Speranza, però, i parametri per il cambio di colore delle regioni saranno modificati, dando centralità al tasso di ospedalizzazione.

Tra Green Pass, stato di emergenza e colori delle regioni, l'argomento che genera maggior dibattito anche all'interno del Governo di Mario Draghi è il Green Pass. Su questo tema, l'esecutivo si confronterà con i tecnici domani, 20 luglio, ma la riunione potrebbe essere rinviata. Manca, infatti, l'accordo tra le forze politiche di maggioranza, divise sull'interpretazione dei dati sulla diffusione del virus. Da una parte c'è chi si concentra sull'aumento dei contagi, legato alla variante Delta del coronavirus, e quindi chiede di seguire l'esempio della Francia dove il Green Pass sarà richiesto per entrare in molte attività ed anche per salire sui mezzi pubblici. Dall'altra parte c'è chi si concentra sui tassi di ospedalizzazione che sono bassi e che quindi non ritengono necessaria l'obbligatorietà del Green Pass per molte attività. Si sta cercando un compromesso, la cosiddetta "via italiana" per il Green Pass obbligatorio, che potrebbe essere trovata entro la fine del mese ed entrare in vigore per decreto ad agosto. Su alcuni punti, ci sono già delle convergenze: la certificazione potrebbe essere richiesta per accedere a stadi, piscine, palestre, concerti ed altri luoghi in cui è difficile mantenere il distanziamento. Sul Green Pass obbligatorio per mangiare al ristorante al chiuso, invece, c'è un forte disaccordo.

Il Governo dovrebbe incontrare meno problemi per il prolungamento dello stato di emergenza dal 31 luglio fino, forse, il 31 dicembre. Ciò permetterà di mantenere attivi tutti gli incarichi speciali affidati per affrontare il coronavirus e permetterà al Governo di prendere provvedimenti particolari, se necessario, anche attraverso ordinanze o dpcm.

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