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Goletta di Legambiente sul Lago di Garda. «Due punti inquinati a Lazise»

Presentati i risultati del campionamento eseguito il 29 giugno scorso in sei punti del lago. Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto: «Serve un cambio di passo per risolvere e punire irregolarità e scarichi illeciti»

Ieri, 12 luglio, sono stati presentati a Lazise i risultati del monitoraggio eseguito il 29 giugno scorso sulle acque del Lago di Garda. Il controllo è stato svolto dai tecnici e dai volontari di Goletta dei Laghi, la campagna di Legambiente dedicata allo stato di salute dei bacini lacustri italiani.

Sono stati sei i punti in cui quest'anno sono stati prelevati campioni di acqua del lago per sottoporli ad analisi microbiologiche. Di questi sue, due sono risultati fuori dai limiti di legge. Entrambi i campioni erano stati presi nella zona di Lazise. Uno è stato giudicato "fortemente inquinato" e l'altro "inquinato". I due giudizi sono stati espressi facendo riferimento ai valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia. Con "inquinato" si intende un punto in cui è stato è stata rivelata una presenza di Enterococchi Intestinali maggiore di 500 unità formali di colonie (ufc) ogni 100 millilitri di acqua e/o Escherichia Coli maggiore di 1.000 ufc/100ml. E con "fortemente inquinato" si descrive un presenza di Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 ufc/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2.000 ufc/100ml.

Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l'inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.

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«La missione di Goletta dei Laghi nel Garda veneto resta sempre quella di non abbassare la guardia sulla qualità delle acque, cercando di rilevare le fonti di criticità che per questo ecosistema lacustre continuano a presentarsi con ciclica puntualità - ha commentato Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto - Serve un cambio di passo da parte delle amministrazioni locali per risolvere e punire irregolarità e scarichi illeciti».
«A seguito della campagna Goletta dei Laghi è nata una collaborazione tra Azienda Gardesana Servizi , Arpav e Legambiente Verona, per monitorare i corsi d’acqua che scaricano a lago e che sono osservati speciali poiché ciclicamente presentano parametri di batteri fecali fuori dai limiti di legge - ha dichiarato Chiara Martinelli, presidente di Legambiente Verona - La convenzione che si rinnova quest’anno, andrà ad indagare con continuità il torrente Bosca e il torrente Dugale, con la prospettiva di mappare e agire sulle fonti di inquinamento».

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