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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Padre Giuliano Costalunga, prete gay sposato in tv. «Un'aberrazione»

L'ex parroco di Selva di Progno è intervenuto nel programma televisivo Dritto e Rovescio e la sua scelta di vita è stata aspramente criticata

È andato in onda nella notte di Halloween, ma non è un horror. È un dibattito trasmesso su Rete 4 da Dritto e Rovescio, talk show condotto da Paolo Del Debbio. Il gancio con l'attualità lo ha dato il recente sinodo dei vescovi in cui è stata votata a maggioranza la richiesta rivolta a Papa Francesco di valutare non ovunque ma solo in alcune zone del mondo, quelle in cui la scarsità di preti è più forte, la possibilità di ordinare come sacerdoti degli uomini che hanno già famiglia. Da questo fatto è nato l'interrogativo al centro del dibattito televisivo: «Preti sposati, sì o no?».

La discussione si è oltremodo accese, quando è stata introdotta la storia del veronese padre Giuliano Costalunga. Ex parroco di Selva di Progno, padre Giuliano Costalunga si è sposato con un uomo in Spagna ed è stato estromesso dalla chiesa cattolica romana, ma lui non ha smesso di fare il sacerdote e ha continuato a dire messa, anche in provincia di Verona, abbracciando la chiesa cattolica progressiva. La sua storia è stata riassunta da un servizio registrato del giornalista Angelo Macchiavello e poi la discussione è proseguita nello studio di Dritto e Rovescio, dove padre Giuliano Costalunga ha tenuto la sua posizione, nonostante sia stato ferocemente attaccato dal sacerdote e teologo padre Ariel S. Levi di Gualdo. «Noi siamo di fronte ad un'aberrazione - ha urlato il sacerdote - Se avesse sposato una donna avrebbe compiuto un atto secondo natura. Io ne ho conosciuti tanti di uomini che hanno sposato delle donne e io stesso gli ho detto di lasciare il sacerdozio. Uno è libero di amare un uomo, ma non di fare il prete». E, con toni più pacati, il giornalista e politico Mario Adinolfi ha spiegato: «C'è un precetto ribadito anche da Papa Francesco: se hai tendenze omosessuali non puoi essere ordinato sacerdote», dando probabilmente una risposta alla domanda centrale proposta dal programma di Rete 4. Per questo padre Giuliano Costalunga ha dovuto abbandonare la chiesa cattolica romana, pur denunciando una certa ipocrisia interna alla quella stessa chiesa, dove formalmente vige il celibato dei sacerdoti, ma per padre Giuliano Costalunga sarebbero tanti i sacerdoti che non lo rispettano, siano essi omo- o eterosessuali.

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