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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Si sono conosciuti combattendo per l'Ucraina, si sposeranno a Verona

La 24enne veneziana Giulia Schiff ha sposato civilmente un giovane israelo-ucraino conosciuto sul fronte. Nel capoluogo scaligero celebreranno le nozze con rito religioso

Intanto si sono sposati civilmente, ma nel prossimo mese di maggio si sposeranno anche con rito religioso a Verona. Nel frattempo, continueranno a dare supporto all'esercito ucraino per fermare l'invasione russa.
È un amore nato durante la guerra tra Russia e Ucraina, quello tra la 24enne veneziana Giulia Schiff ed il 29enne israelo-ucraino Victor. Il nome di battaglia della giovane italiana è Kida, mentre quello del marito è Wolf. I due si sono conosciuti nella legione internazionale che sostiene la resistenza ucraina contro l'esercito russo. Nel giorno di San Valentino, martedì scorso, i due sono diventati marito e moglie. Un matrimonio celebrato con rito civile, mentre la cerimonia religiosa sarà tra qualche mese nel capoluogo scaligero.

Come riportato da Today, dopo l'invasione russa dell'anno scorso, l'ex pilota dell'aeronautica italiana è partita per arruolarsi tra le fila dell'esercito ucraino. E fino allo scorso mese di novembre, Giulia "Kida" Schiff ha combattuto nel gruppo denominato Masata e poi in prima linea in una brigata dell'esercito. In quel contesto ha conosciuto il giovane che è diventato suo marito, un 29enne partito da Israele per combattere per l'Ucraina.
Ora i due si sono sposati ed hanno messo da parte le armi, ma non le tutte mimetiche. Giulia e Victor hanno infatti fondato l'associazione umanitaria Cloud Walker con cui portano aiuto ai soldati e alla popolazione ucraina.

Quella in Ucraina, per Giulia Schiff, potrebbe essere definita una "seconda vita" dopo l'esperienza bruscamente terminata nell'aeronautica militare. Nel 2021, infatti, la sua espulsione era stata ufficialmente confermata. La motivazione ufficiale è stata che la giovane fosse carente di attitudine militare e professionale. Giulia Schiff, invece, aveva presentato una denuncia per il mobbing e le violenze che avrebbe subito al termine del suo percorso di formazione in accademia. La vicenda giudiziaria si è conclusa due anni fa con la sentenza del Consiglio di Stato sfavorevole a Giulia Schiff. Il ricorso della ragazza contro l'espulsione è stato respinto. Ma pare ormai che la 24enne veneziana abbia superato quell'esperienza, abbracciando la causa ucraina.

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