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Iniziano le vacanze anche per i 410 giovani di "Ci sto? Affare fatica": realizzati 45 cantieri di rigenerazione urbana

Un esempio virtuoso di cittadinanza attiva: centinaia di giovani hanno sistemato giardini e panchine, colorato muri abbandonati trasformandoli in piccole opere d’arte, ripulito cortili in tutta Verona

In 6 settimane realizzati 45 cantieri. L’invito dell’assessore Buffolo: «Mettetevi in gioco e alzate le voce per il bene della comunità». Mani gioiosamente alzate e un sonoro «Ci sto!». È così che i ragazzi del progetto "Ci sto? Affare fatica", ideato dal compianto ex ass. Stefano Bertacco, hanno salutato l’inizio delle vere vacanze. Per 6 settimane, a turno dal 13 giungo al 29 luglio, 410 adolescenti veronesi dai 14 ai 19 anni hanno scelto con entusiasmo di rimboccarsi le maniche e dare il proprio contributo al miglioramento della città. In che modo? Hanno sistemato giardini e panchine, colorato muri abbandonati trasformandoli in piccole opere d’arte, ripulito cortili da est a ovest della città. Una vera e propria opera di cittadinanza attiva.

L’iniziativa, giunta alla quarta edizione consecutiva, ha visto spuntare nelle otto Circoscrizioni 45 mini cantieri di rigenerazione urbana, dove i ragazzi hanno potuto investire il loro tempo per dedicarsi al bene comune. Davvero tante le ore di lavoro effettuate dai ragazzi, seguiti da 27 tutor delle cooperative Energie Sociali e L’Albero, giovani tra i 20 e i 30 anni adeguatamente formati per guidare le loro piccole squadre. Un progetto, quello promosso dal Comune attraverso l'ufficio per l'Innovazione amministrativa e l'attuazione della sussidiarietà , che di edizione in edizione richiama sempre più iscritti e che si è esteso anche ad latri 16 Comuni della provincia, da Buttapietra a Zevio, passando per Cerea e arrivando a Legnago, per un numero di partecipanti che sfiora di poco le mille unità. Un segnale positivo, lanciato da tanti ragazzi pronti a darsi da fare.

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Coinvolte nell’edizione 2022 anche scuole superiori, per una parte dei ragazzi l’esperienza è rientrata infatti nei P.C.T.O. riconosciuti dagli istituti come crediti formativi. Tra queste, Engim Veneto e l’Istituto San Micheli, i cui alunni si sono messi alla prova trasformano in murales un muro della scuola imbrattato. I cantieri sono stati scelti sulla base delle segnalazioni delle Circoscrizioni in primo luogo, ma anche dalla rete di cittadini attivi che hanno Patti di Sussidiarietà con il Comune, da associazioni e parrocchie e non da ultimo quest’anno, grazie al progetto Ci sto? Affare Futuro!, sono stati i ragazzi stessi, durante le attività primaverili, a mappare il loro quartiere e proporre al Comune luoghi e attività da svolgere.  

Ieri, giornata conclusiva, le "magliette bianche" erano sulla scalinata di Palazzo Barbieri, pronte a ricevere il diploma di partecipazione. Ad accoglierli sui gradoni festanti, l’assessore alle Politiche giovanili e di partecipazione Jacopo Buffolo, insieme al presidente della cooperativa L’Albero Francesco Righetti e il referente di Energie Sociali Cristiano Bolzoni, oltre ai rappresentanti degli sponsor.  Anche il sindaco Damiano Tommasi è arrivato per un saluto ai ragazzi e per consegnare loro gli attestati di partecipazione. L’iniziativa è infatti realizzata grazie al sostegno di Fondazione Cariverona ma anche di alcune aziende tra cui Tezenis, Leroy Merlin, Mig for You, Agsm. A contribuire al successo dell’iniziativa c’è anche l’impegno, la disponibilità, le competenze e la passione delle 36 realtà che questa estate hanno ospitato i ragazzi: cittadini attivi, associazioni, scuole e parrocchie.

«Mettetevi in gioco, alzate la voce e continuate a partecipare per trovare un ruolo nella vostra comunità. Solo così contribuirete a migliorarla, a vantaggio di tutti». Questo l’invito che l’assessore Buffolo ha rivolto ai giovani raccolti davanti al municipio: «Il vostro entusiasmo è l’energia di cui c’è bisogno e questo progetto ha il grande merito di metterlo a disposizione del bene comune, facendovi entrare in relazione con i vostri quartieri. Ringrazio le associazioni promotrici e tutte le realtà che contribuiscono al successo di questa iniziativa che merita di crescere ulteriormente. Pensiamo anche a nuove occasioni in cui mettere insieme le idee e i talenti dei nostri giovani». 

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