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Giorno della memoria, Sboarina: «Partecipazione della società civile essenziale affinché la storia non si ripeta»

Il primo cittadino di Verona ha anche assegnato alla memoria di Giulietta Rossini, già Croce al merito di guerra per attività partigiana, la medaglia della città, ritirata dalla figlia Lauretta

Il carro delle deportazioni in piazza Bra. La corona al monumento che ricorda i deportati. E le medaglie d’onore ai familiari dei veronesi internati, ormai scomparsi. Con i labari delle Associazioni combattentistiche e d’arma e il gonfalone della Città. Verona celebra oggi, giovedì 27 gennaio, il Giorno della Memoria, ricordando la Shoah e tutte le sue vittime. Per il secondo anno consecutivo, a causa dell’emergenza sanitaria, la cerimonia si è tenuta in forma ristretta, alla presenza delle sole autorità istituzionali, come previsto dalle misure per il contenimento del virus. Ma in diretta streaming per consentire ai cittadini di collegarsi, attraverso il portale del Comune di Verona e il sito della Prefettura, e assistere in tempo reale alle cerimonia. Video e testimonianze resteranno online e potranno essere guardate anche nei prossimi giorni.

La commemorazione è iniziata in piazza Bra con la deposizione di una corona al monumento ai Deportati. Le autorità si sono spostate poi in Gran Guardia, per gli interventi ufficiali del sindaco Federico Sboarina, del Prefetto Donato Cafagna e della vicepresidente della Consulta provinciale studentesca Martina Remedi.

«Questa pandemia ci ha tolto tanto, ma non abbiamo mai permesso che ci togliesse tutto. In primis il nostro senso di comunità e i valori che, come Istituzioni, custodiamo - ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Ecco perché, seppur con le precauzioni necessarie per il periodo che stiamo vivendo, siamo qui oggi. A distanza ma uniti per e nella memoria. L’Italia, da 22 anni, commemora l'apertura dei cancelli di Auschwitz, il campo di sterminio emblema della Shoah, momento simbolo della fine di un dramma che coinvolse l’intera umanità. Una data per non dimenticare. La nostra storia è costellata di giornate simbolo che, una dopo l’altra, sono divenute fondamenta della nostra Democrazia e del nostro Paese. Nonostante siano trascorsi 77 anni da quel giorno, la storia continua ad insegnarci che non si può abbassare la guardia. La memoria ha un valore trasversale, che deve unire nel segno del dialogo continuo. Fare tesoro di quanto l’umanità ha già vissuto significa guardare con occhi attenti quanto ci succede attorno, intervenendo e facendo il proprio dovere affinché il futuro sia sempre migliore. E i diritti, garantiti dalla nostra Costituzione, tutelati. In questi giorni l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, figura che rappresenta l'unità nazionale, garantisce l'indipendenza e l'integrità della nazione, vigila sul rispetto della Costituzione, ci ricorda proprio questo, quanto sia fondamentale la partecipazione democratica, l’opinione pubblica, l’adesione della società civile affinché certe tragedie non si ripetano mai più».

Giorno memoria 2022 Sboarina Rossini Cafagna-2

Il primo cittadino ha poi assegnato alla memoria di Giulietta Rossini, già Croce al merito di guerra per attività partigiana, la medaglia della città, ritirata dalla figlia Lauretta. Tra le lacrime, invece, Dante Farina, deportato nel campo di prigionia Stalag X B, unico sopravvissuto presente alla cerimonia di questa mattina a cui il Prefetto ha consegnato la medaglia d’onore concessa dal Capo dello Stato. Insigniti anche i veronesi Giuseppe Bellomi, Pasquale Berardi, Guido Castelli, Aldo Gisolfi, Marcello Ledro, Ettore Livrieri, Rino Poli, Silvio Santi, Giuseppe Tagliapietra, Gaetano Tononi, tutti deceduti. A ritirare le medaglie i familiari.

È seguito l'intervento dell’oratore ufficiale, Aldo Pavia, vicepresidente Aned nazionale e presidente dell’Aned di Roma. E la proiezione della videointervista del presidente Aned Verona Ennio Trivellin. La cerimonia si è conclusa con il canto della preghiera ebraica per le anime dei defunti El MaleRachami, a cura del cantore della Sinagoga Angel Harkatz. Nel pomeriggio, a partire dalla ore 15, seguiranno le deposizioni delle corone di alloro al Cimitero Ebraico in via Badile, al Sacrario del Cimitero Monumentale e infine sotto la scultura “Filo spinato” in piazza Isolo. Alle ore 16.30, alla Società Letteraria, la presentazione del libro di Olinto Domenichini ‘Le ricerche hanno dato esito negativo’ sui giusti della Questura e le persecuzioni razziali a Verona, organizzato dall’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea e l’Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti.

Giorno Memoria 2022 Sboarina Cafagna-2

Domenica 30 gennaio, in Gran Guardia alle ore 17.30, il concerto corale a tre voci ‘La sua cenere muta è stata dispersa dal vento’ da testi di Elie Wiesel, Primo Levi, Anna Frank e Etty Hillesum. Organizzato dai Figli della Shoah, l’evento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. All’Università di Verona doppio appuntamento l’1 e 11 febbraio con ‘Ho promesso che parlerò’, il lungo viaggio di Edith Bruck nella memoria della Shoah, e ‘Auschwitz, storie e memorie di Rom e Sinti durante la seconda guerra mondiale’.

Fino al 31 gennaio, il carro della memoria stazionerà in piazza Bra, di fonte al Liston. A causa del Covid il carro non è aperto al pubblico, ma è comunque un simbolo silenzioso per ricordare tutte le vittime dell’Olocausto. Dal 1° febbraio, per la prima volta, il carro sarà esposto per una settimana davanti alla sede del Municipio di San Martino, per concessione del Comune di Verona, proprietario del vagone utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni ai campi di concentramento. Lo scorso anno, infatti, l’Amministrazione ha deciso di acquistarlo, evitandone la distruzione prevista in virtù della dismissione delle aree all’ex Scalo Merci di Porta Nuova, ma soprattutto rendendo il “Carro della Memoria” patrimonio dei veronesi. 

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