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Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Giorno della memoria, presentato il calendario degli eventi: «Per la prima volta a Verona un programma condiviso»

In occasione della ricorrenza della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, il 27 gennaio 1945, la proposta di un mese di eventi per "non dimenticare". Un programma condiviso fra Comune e Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni. Dal 23 gennaio il "Carro della Memoria" in piazza Bra

Un corposo calendario eventi che proseguirà anche nel mese di febbraio, con tante e diverse iniziative in programma. È quanto è stato promosso e coordinato quest’anno dal Comune di Verona in occasione del Giorno della Memoria, la ricorrenza internazionale che il 27 gennaio di ogni anno ricorda, nella data di liberazione del campo di Auschwitz nel 1945, tutte le vittime della shoah.

Quest'anno, il Comune di Verorna spiega che «per la prima volta sono state coinvolte in maniera corale, oltre a Circoscrizioni, istituti scolastici e Università di Verona, tutte le istituzioni e associazioni che fanno parte del Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni, tra cui i Figli della Shoah, l’Aned e l’Anpi di Verona e l’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età contemporanea». Le iniziative, consultabili sul sito del Comune di Verona in una pagina dedicata al Giorno della Memoria, sono state presentate questa mattina dagli assessori alla Cultura Marta Ugolini e alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo. Presenti per Aned Tiziana Valpiana, il presidente dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea Federico Melotto, per l’Università degli Studi di Verona Olivia Guaraldo e per l’associazione Figli della Shoah Roberto Israel.

Ass. Ugolini: «Le iniziative devono rappresentare il sentire di tutte le associazioni»

«La collaborazione e la messa in rete delle attività svolte da tutti i soggetti interessati – ha ricordato l’assessora Ugolini –, segno distintivo del procedere di questa amministrazione, è una modalità organizzativa fondamentale per promuovere questa tipologia di manifestazioni, che devono rappresentare il sentire di tutte le associazioni che, in diverso modo, da anni operano sul territorio per portare avanti la memoria di quei tragici avvenimenti, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni. Per questo per la prima volta i linguaggi e le modalità narrative scelte sono tanti e diversi ed hanno consentito di sviluppare un ampio programma, che accompagnerà i veronesi anche nel mese di febbraio».

«A dare il via all’ampia programmazione degli eventi – ha evidenziato l’assessore Buffolo – l’apertura, la scorsa settimana, della mostra dedicata ad Arpad Weisz, allestita dal Comune nell’atrio di Palazzo Barbieri ed accessibile gratuitamente dal pubblico fino al 4 febbraio. Tutti gli appuntamenti sono stati raccolti in una pagina predisposta appositamente sul sito del Comune di Verona, costantemente aggiornata dai nostri uffici. Punto centrale delle celebrazioni è il programma organizzato per la giornata del 27 gennaio, con eventi in piazza Bra, Gran Guardia, Cimitero Ebraico e Sacrario del Cimitero Monumentale. Attenzione particolare è stata rivolta verso i più giovani affinché portino avanti la memoria».

«Per celebrare la Giornata della Memoria del 27 gennaio – ha spiegato in una nota il magnifico rettore dell’Università di Verona, Pier Francesco Nocini – l’ateneo promuove una serie di iniziative per ricordare le vittime dell’Olocausto grazie a ospiti di grande prestigio e fornendo riflessioni che portano l'attenzione su questi temi sempre di grande rilevanza. Le iniziative sono organizzate con il coordinamento scientifico di Renato Camurri nell’ambito delle attività promosse dal Center for European Studies / UniVr, in collaborazione con il Centro Studi Politici "Hannah Arendt" e con il patrocinio del Comune di Verona e della Comunità Ebraica di Verona».

Olivia Guaraldo dell’Università aggiunge qualche dettaglio: «La rete tra Università e Comune è sempre più forte, grazie alle molte collaborazioni in atto. Come Università promuoviamo due eventi di approfondimento. Il primo per raccontare la storia di Villa Emma, nel modenese, che ospitò durante la guerra più di 90 ragazzi ebrei e che poi riuscì a farli scappare e salvare, un momento importante per i nostri studenti e la città. Il secondo, invece, per ricordare l’importante figura dello scrittore Luigi Meneghello, sposato con Katia Bleier, ebrea slovena di origini ungheresi che era riuscita a sopravvivere ai campi di concentramento. Meneghello, di cui nel 2022 si è celebrato il centenario, curò negli anni ’50 per la rivista Comunità diretta da Adriano Olivetti una serie di articoli sul tema della Memoria discutendo il primo libro uscito sulla shoah, una cosa innovativa per il pubblico italiano sempre un po’ restio a trattare quell’argomento».

Presidente dell’Istituto Veronese per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea Federico Melotto: «Quest’anno abbiamo pensato di fornire assistenza e consulenza scientifica, che è il nostro lavoro. Apprezziamo l’impegno dell’amministrazione nel condividere il programma delle celebrazioni di quest’anno. Da parte nostra è previsto un corso di formazione per insegnanti, che in un primo incontro proposto ha già riscosso un grande successo, con oltre 150 partecipanti. Il Giorno della Memoria comprende anche il ricordo della deportazione e della discriminazione razziale, ma anche di quella politica e degli internati militari. Uno sguardo ampio che abbiamo cercato di mantenere nel lavorare al nostro progetto divulgativo».

Presente anche Tiziana Valpiana di Aned che ha aggiunto: «Un ringraziamento all’amministrazione comunale che con questo programma ha voluto dare risalto all’importante lavoro di rete che si è svolto in questi mesi e in questi anni per le celebrazioni del 27 gennaio. Questo perché il Comitato Unitario per la Difesa delle Istituzioni Democratiche è una realtà che funziona, in grado di realizzare, in collaborazione con il Comune, un calendario di eventi variegato, con mostre ed incontri di livello per approfondire una pagina drammatica del ‘900».

A sua volta, Roberto Israel dell’associazione Figli della Shoah ha dichiarato: «È un piacere essere qui oggi, per la prima volta, alla presentazione di questa importante ricorrenza. Le nostre attività sono da sempre dirette in particolar modo ai giovani, perche la memoria non sia dimenticata e perché la storia non divenga qualcosa di lontano che non ci appartiene più, ma resti parte di ognuno di noi. Anche noi abbiamo imparato a capire che la conservazione del ricordo del passato è l’unico modo per non sbagliare nella costruzione del nostro futuro».

Il programma del Giorno della Memoria a Verona

Il 27 gennaio le celebrazioni ufficiali a partire dalle ore 9, con la deposizione in piazza Bra delle corone di alloro al Monumento ai Deportati davanti al Liston. Dalle ore 9.15, in Gran Guardia gli interventi di saluto del sindaco Damiano Tommasi, del Prefetto Donato Cafagna, della presidentessa della Consulta Provinciale Studentesca di Verona Martina Remadi e della presidentessa del Consiglio degli Studenti di Verona Francesca Flori.

Seguirà la consegna, da parte del Prefetto, delle medaglie d’onore a cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti. Da parte del sindaco, le medaglie della città a ricordo delle celebrazioni della giornata. Il programma proseguirà con l’intervento dell’Oratore Ufficiale Gadi Schönehit e la lettura scenica “I me ciamava per nome: 44787. Risiera di San Sabba” (testo e regia di Renato Sarti, da testimonianze di ex deportati raccolte da Marco Coslovich e Silvia Bon. Con Renato Sarti e Rossana Mola – brani musicali Alfredo Lacosegliaz, Moni Ovadia).

Alle ore 14.30 la deposizione di una corona di alloro al Cimitero Ebraico di via Badil. E, alle 15.15, al Sacrario del Cimitero Monumentale. Dal 23 al 30 gennaio, in piazza Bra, sarà esposto un vagone ferroviario, utilizzato dal 1943 al 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio. Tutti gli appuntamenti sono consultabili anche sul sito del Comune di Verona.

Tutti gli eventi in calendario

  • Fino al 4 febbraio, a Palazzo Barbieri, la mostra "Arpad Weisz. Quando il razzismo entra in campo"
  • Il 25 - 27 gennaio in Biblioteca Civica eventi e mostre in programma. Tutte le informazioni sul sito delle al link: biblioteche.comune.verona.it
  • Dal 22 al 29 gennaio, la mostra ‘La grande storia e le piccole storie’ in piazza Bra a cura dell'Associazione I Figli della Shoah  e le visite guidate al Campo-Lager di Montorio       
  • Dal 23 al 30 gennaio, in piazza Bra, esposizione di un vagone ferroviario, utilizzato dal 1943 al 1945 per le deportazioni nei campi di sterminio
  • Il 25 gennaio, alle ore 12, alla biblioteca Frinzi, via San Francesco 20. Inaugurazione della mostra prodotta da Aned "Menestrella nel lager. Disegni e filastrocche di Aura Pasa". Saluti istituzionali: Olivia Guaraldo, delegata del Rettore al Public Engagement, Diomira Pertini, presidente provinciale Aned, Tiziana Valpiana, consigliera nazionale Aned. Alle ore 17.30, Polo Santa Marta, aula SMT06, via Cantarane 24 "Ragazzi ebrei a Villa Emma: l’incontro di Nonantola tra solidarietà e salvezza". Con l’intervento, dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del prof. Renato Camurri, docente di Storia Contemporanea, di Fausto Ciuffi, direttore di Villa Emma. 
  • Il 26 gennaio, alle ore 10, commemorazione al Campo-Lager di Montorio
  • Il 26 gennaio, ore 16.30 - 18.30, la conferenza di Agostino Bistarelli “Gli internati militari italiani vittime e protagonisti”
  • Il 29 gennaio, ore 11.30 in piazza Isolo, la cerimonia ‘Il Monumento vive’
  • Il 29 gennaio, ore 16.30 al Teatro Fucina Culturale Macchiavelli, lo spettacolo "Fuorigioco"
  • Il 2 febbraio, ore 17.30 alla sala Convegni Palazzo della Gran Guardia, la conferenza "La Shoah di Katia Bleir e la scrittura civile" di Luigi Meneghello.
  • Il 2 febbraio alle ore 17.30, palazzo della Gran Guardia, sala convegni, piazza Bra "La Shoah di Katia Bleier e la scrittura civile di Luigi Meneghello". Con gli interventi, dopo i saluti istituzionali e l’introduzione del prof. Renato Camurri, docente di Storia Contemporanea, di Luciano Zampese, Università di Ginevra e Tullia Catalan, Università di Trieste. 
  • Il 9 febbraio, ore 16.30-18.30  alla sala Conferenze Educandato agli Angeli, l’incontro “Il campo di concentramento di Ravensbrück e la deportazione femminile” con Ambra Laurenzi
  • Dal 16 al 27 febbraio, "Il treno della Memoria 2023" un percorso educativo per giovani dai 17 ai 27 anni nei luoghi significativi della seconda guerra mondiale. Informazioni sul sito delle Politiche giovanili del Comune di Verona 

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