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Torna la Giornata della didattica. Novità su empatia, comunicazione e gioco: «Creiamo una rete a supporto dei giovani»

Torna la ventesima edizione della Giornata della Didattica, a Palazzo della Gran Guardia giovedì 8 settembre. Nel pomeriggio l’approfondimento dedicato alla relazione tra l’empatia, la comunicazione e il gioco

A pochi giorni dal suono della prima campanella ritorna l’atteso appuntamento con quasi 200 percorsi didattico-educativi e un centinaio di espositori. Nell’occasione sarà presentata la 40esima edizione della pubblicazione "I ragazzi alla scoperta di Verona". Far conoscere a ragazzi e adulti la città e il suo patrimonio culturale attraverso tantissime offerte didattiche inclusive, innovative e divertenti.

Giovedi 8 settembre, dalle 9 alle 18, si terrà in Gran Guardia la ventesima edizione della Giornata della Didattica, manifestazione organizzata dal Comune di Verona e realizzata dall’assessorato all’Istruzione in collaborazione con l’assessorato alla Cultura per presentare le proposte di valorizzazione della cultura, della tradizione, della storia, dell’ambiente, della società del territorio veronese.

Cento i punti informativi dislocati in tutti gli spazi della Gran Guardia dove poter raccogliere indicazioni dettagliate sulle centinaia di percorsi didattico-educativi promossi da istituzioni, associazioni e musei descritti nella pubblicazione “I ragazzi alla scoperta di Verona”, giunta alla quarantesima edizione. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il seguente link: https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=60866.

Giornata_della_Didattica_Depliant_2022 Comune di Verona-2

L’evento è stato presentato questa mattina in sala Arazzi dall’assessora alle Politiche educative e scolastiche Elisa La Paglia  e dall’assessora alla Cultura Marta Ugolini. Sono intervenute la direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi, rappresentanti degli assessorati alle Politiche educative e scolastiche e alla Cultura del Comune, e associazioni partecipanti. “Raggiungiamo quest’anno un traguardo molto importante per una giornata durante la quale le scuole incontrano le opportunità che la città mette a disposizione – sottolinea l’assessora alle Politiche educative Elisa La Paglia -. L’obiettivo primario è creare una rete a supporto dei ragazzi e dei giovani. Sarà un’occasione di scambio, conoscenza e stimolo a instaurare nuove relazioni tra gli operatori del settore, durante la quale si incontreranno i mondi dell’istruzione e della cultura, creando momenti interessanti di approfondimento. Questa edizione post Covid ci fa ben sperare riguardo ad una grande partecipazione di addetti ai lavori e non».

“Più che Giornata della Didattica la potremmo definire per la Didattica - afferma l’assessora alla Cultura Marta Ugolini -. Ovvero che cosa la città può offrire come percorsi didattici ed educativi da fare al di fuori dalle mura scolastiche. Da quarant’anni il Comune, attraverso un gran lavoro, fornisce agli insegnanti una serie di accessi e modalità che rendono fruibile e accessibile questa offerta, e da venti è stato anche istituito un momento d’incontro. Fare attività educative e interessanti, indipendentemente dal target a cui ci si rivolge, è sempre molto importante. Per questo la cultura, attraverso la didattica museale, si pone come stimolo per l’organizzazione e la sperimentazione anche di nuove modalità di apprendimento attraverso il divertimento, perché il risultato è senza dubbio migliore rispetto ad un insegnamento classico che può annoiare».

«Durante la giornata sarà aperta la mostra di Caroto, permettendo ai visitatori di conoscere una nuova proposta di linguaggi e strumenti innovativi didattici - ha detto la direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi -. Ci saranno visite guidate ad hoc per tutte le età, per giovani e adulti, con particolare attenzione alle persone con disabilità, che potranno conoscere il progetto concreto che da anni ha coinvolto ben cinque nostri musei».

Empatia, comunicazione e gioco

Nell’ambito della ventesima edizione della Giornata della Didattica, prevista a palazzo della Gran Guardia l’8 settembre 2022, l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con Le Macchine Celibi e Studioventisette, organizza un pomeriggio di sessione dedicata ai temi dell’empatia, della comunicazione e del gioco, in merito alla loro possibile applicazione nell’ambito didattico e museale. All’interno di questo appuntamento, l’assessorato alla Cultura, in collaborazione con l’assessorato all’Istruzione, propone la quinta edizione di “Il museo liquido. La didattica museale tra destrutturazione e nuove modalità comunicative”: una serie di incontri di approfondimento rivolti a operatori didattici, docenti e dirigenti delle scuole. Il programma prevede l’intervento durante l’intera giornata di esperti su tematiche legate alle modalità comunicative tra musei e mondo della scuola con l’obiettivo di fornire spunti di riflessione e strumenti operativi per integrare la didattica in classe con le opportunità formative offerte dal patrimonio museale cittadino.

«La narrazione, il gioco, il divertimento sono altrettante leve che possono migliorare le abilità cognitive e di apprendimento» afferma l’assessora alla Cultura, al Turismo e ai rapporti con Unesco Marta Ugolini. «Con questa edizione de “Il museo liquido”, il Comune di Verona intende contribuire a sensibilizzare i protagonisti della didattica, sfidandoli ad anteporre il piacere al dovere nei processi di apprendimento, ribaltando le tradizioni più consolidate».

È in questa cornice che, in seguito alla sessione mattutina a cura dell’Assessorato all’Istruzione, il pomeriggio partirà il programma di ECG Empatia Comunicazione Gioco, un progetto che racchiude in sé l’opportunità di superare i dettami classici della didattica. Il titolo nasce da un gioco di parole: se infatti nel linguaggio comune Ecg è l’elettrocardiogramma, test che registra l’attività elettrica del cuore e ne rappresenta graficamente l’impulso, giocando con questo acronimo, Empatia Comunicazione Gioco rappresenta la volontà di portare al centro dell’apprendimento l’esperienza e il racconto, che si spiegano in una comunicazione viva ed emozionante, attraverso il gioco e il legame empatico che si crea tra le persone.

L’obiettivo è comprendere come, attraverso la relazione dialogica di tutti e tre questi elementi, le dinamiche in un gruppo acquistino una qualità profonda. Le distanze relazionali si accorciano, le maschere sociali si abbassano e si attenuano così le difficoltà talvolta presenti tra chi ricopre ruoli e posizioni diverse. Cinque gli interventi in programma. Si parte alle 14.00 con il saluto dell’Assessora Ugolini, a seguire Silvia Franceschini, responsabile eventi e comunicazione di Librerie Feltrinelli Verona, illustrerà i progetti Prima Effe. Feltrinelli per la scuola, un palinsesto di attività volte a promuovere la lettura stimolando la creatività e l’uso intelligente delle nuove tecnologie, e Feltrinelli Education, la piattaforma di formazione professionale e culturale del Gruppo Feltrinelli, pensata per chiunque voglia coltivare le proprie passioni, aggiornare le proprie competenze e acquisire gli strumenti per lavorare nella cultura di oggi e di domani.

Alle 14.15, l’antropologa Giulia Grechi, intervistata da Jessica Cugini, presenterà il suo libro “Decolonizziamo il museo”. A partire da un’analisi riflessiva e critica delle radici coloniali del museo, il libro propone alcune tracce possibili per trasformarlo in un vero e proprio laboratorio di pratiche di decolonizzazione, attraverso la rimediazione delle arti contemporanee. Alle 15. Tiziana Cavallo, giornalista ed esperta di comunicazione digitale, coinvolgerà il pubblico in uno speech tra l’empatia e i ricordi, dando evidenza delle emozioni che lo Storytelling e lo Storydoing creano. Case history sarà il progetto Ti racconto un Albero, evidenza di come lo storytelling diventi esperienza, memoria, ricordo positivo e apprendimento. «Storytelling e didattica da anni hanno “riscoperto” un rapporto d'amore che, c'è da dire, nasce da molto lontano - dichiara Tiziana Cavallo - perché chi insegna è storyteller per definizione. Tuttavia, questo legame è bene venga rafforzato con nuovi spunti e punti di vista passando magari dal concetto di storytelling a storyplaying, inserendo pertanto una dimensione empatica e “giocosa”, che porta ad essere non solo narratore, ma anche protagonista, della storia e delle storie che si stanno generando. E quale migliore setting di questo nuovo aspetto se non il museo? Perché non pensare, pertanto, all'esperienza scolastica come un percorso museale? Approfondiremo questi aspetti in una lezione-dialogo con esempi e strumenti utili per chi lavora nel mondo scolastico-didattico».

Alle 16, spazio al gioco con “Trottorellando: percorsi di didattica attiva tra gioco e narrazione” di Francesca Berti. Ricercatrice presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Libera Universitá di Bolzano/Bozen nel dipartimento di didattica inclusiva, ha sviluppato la passione per i temi legati al gioco nel 1998 grazie all’incontro con Roberto Papetti, artista e giocattolaio, per il quale nel 2021 ha curato la realizzazione della mostra itinerante Poetica del gioco. Roberto Papetti artigiano artista.

«Sempre più spesso i principali contesti di apprendimento - la scuola e il museo - vengono pensati come spazi gamificati» afferma Francesca Berti. «Il termine “gamification” indica l’uso di elementi propri del gioco in contesti non specificamente di gioco. In realtà non vi è nulla di nuovo: ogni insegnante ed educatore/trice sa quanto l’approccio ludico crei una situazione di simpatia e piacere, stimolando la curiosità, il desiderio di apprendere e la partecipazione di bambini e bambine. Come sottolineato dai maestri Mario Lodi e Gianni Rodari, nel gioco, in particolare, ci scopriamo narratori naturali, ed il piacere diventa incontro a partire da un campo di esperienza condiviso. Le qualità narrative del gioco sono state al centro di tante sperimentazioni didattiche tra scuola e museo, tutt’oggi risorse preziose per insegnanti ed educatori/trici, condotte del maestro Gianfranco Zavalloni e dell’artista giocattolaio Roberto Papetti».

A conclusione della giornata, alle 17.30, appuntamento con “Vince chi impara. Guida strategica all’apprendimento efficace” con Alessandro De Concini, moderato da Tiziana Cavallo. Divulgatore, insegnante e imprenditore digitale, presenterà il suo libro in cui svela gli approfondimenti scientifici fatti negli ultimi dieci anni sul tema dell’apprendimento efficace producendo corsi di formazione digitale, contenuti video e testuali.

Il programma

  • ore 14 - Saluto dell’Assessora Marta Ugolini
  • A seguire - Presentazione dei programmi Prima Effe e Feltrinelli Education
  • ore 14.15 - Decolonizzare il museo, con Giulia Grechi intervistata da Jessica Cugini
  • ore 15 - Da storytelling e storyplaying. Il Progetto Ti racconto un Albero, con Tiziana Cavallo
  • ore 16 - Trottorellando: percorsi di didattica attiva tra gioco e narrazione, con Francesca Berti
  • ore 17.30 - Vince chi impara. Guida strategica all’apprendimento efficace, con Alessandro De Concini moderato da Tiziana Cavallo

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