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L'azienda vinicola Giannitessari spinge la Val d'Alpone verso l'Unesco

L’azienda di Roncà supporta la candidatura a patrimonio dell’umanità della valle con il suo Lessini Durello Doc Extra Brut

Giannitessari sostiene la candidatura Unesco della Val d'Alpone. Per ciascuna bottiglia di Lessini Durello Doc Extra Brut acquistata nel suo punto vendita, l'azienda vinicola di Roncà devolverà parte del ricavato all'associazione temporanea di scopo Val d'Alpone, Faune, Flore e Rocce del Cenozoico.

La Val d'Alpone è candidata a divenire sito naturalistico Patrimonio dell’umanità per i tesori fossili che detiene al suo interno. Si tratta di reperti conservati per 50 milioni di anni che l'associazione si propone di scoprire, valorizzare e condividere con il mondo intero.
L'iniziativa è nata tra il 2011 e il 2014 durante i lavori di scavo sui resti del Castello di Terrossa nel comune di Roncà effettuati dall’Università di Verona.
«Discutendo sulle peculiarità offerte da questi territori - ha spiegato Giamberto Bochese, presidente dell'associazione - abbiamo convenuto che i reperti fossili custoditi dalla Val d’Alpone e dall’alta Valle del Chiampo avessero le caratteristiche di unicità e di eccezionale valore richieste dall'Unesco per poterli considerare patrimonio di interesse universale».
«Attraverso quest’iniziativa - spiega Gianni Tessari - vogliamo valorizzare le unicità delle risorse culturali e naturali della Val d’Alpone. Una valle che sentiamo profondamente nostra: qui si trovano i vigneti di Lessini Durello e prendono vita i nostri vini, ricchi di quella mineralità e di quel carattere che solo un territorio così unico nel suo genere può trasmettere. Per questo motivo devolveremo parte del ricavato del nostro Lessini Durello Doc Extra Brut a una causa che ci sta a cuore e che siamo orgogliosi di sostenere concretamente».

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