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Gasparato tende la mano ad un Verona Pride "civile". Striscioni contrari da FN e Blocco Studentesco

Il presidente di Verona Domani vorrebbe una manifestazione nel segno del rispetto e aggiunge: «Sui diritti civili e la libertà io personalmente non farò mai più passi indietro, non starò più in silenzio quando vedrò argomenti poco rispettosi degli individui e del loro modo di vivere la propria vita»

«Cari amici e care amiche, credo che nella nostra città ci sia bisogno finalmente di una pacificazione sociale. Oggi il Gay Pride 2022 farà tappa a Verona. Questo fatto ha un grosso significato politico, ne comprendo la portata».
Sono le parole affidate al proprio profilo social da Matteo Gasparato, presidente del Consorzio Zai - Quadrante Europa e Verona Domani, lista che alle ultime elezioni comunali correva a sostegno del sindaco uscente Federico Sboarina, dopo essersi unita a Coraggio Italia del primo cittadino di Venezia Luigi Brugnaro.

«Spero dal profondo del mio cuore che una giornata così non possa e non voglia essere sporcata da una parte con cartelli e carri allegorici con messaggi sbagliati e erroneamente provocatori, e dall’altra con letture medievali e retrograde come ho sentito fare in questi giorni parlando di “Sodoma”». Gasparato sembra dunque vedere con favore al Pride, cui parteciperà anche il neosindaco Damiano Tommasi, purché si svolga con un certo rispetto. 
Il presidente di Verona Domani tende poi la mano alla comunità Lgtbq e alla loro volontà di porre fine alle discriminazioni: «Sui diritti civili e la libertà io personalmente non farò mai più passi indietro, non starò più in silenzio quando vedrò argomenti poco rispettosi degli individui e del loro modo di vivere la propria vita, in particolare la sfera sessuale.
In questi anni ho visto persone bigotte, dalla condotta certamente dubbia o peggio disdicevole, criticare coppie omosessuali o lesbiche che vivono la loro sfera senza nulla togliere agli altri o disturbare la loro sensibilità. Spesso non vedo e non ho visto la cosa più importante che dovrebbe essere la vera stella polare di tutti noi: il rispetto e la tolleranza.
Certo nella maturità di cittadini e politici locali , auguro a tutti di poter vivere sempre con dignità e decoro questi momenti di confronto e di manifestazione , comprendendo sempre che dietro a questi argomenti vivono delle persone con le loro gioie e i loro profondi travagli».

Non sono dello stesso pensiero Forza Nuova e Blocco Studentesco, i cui striscioni sono già comparsi nel sottopasso della stazione di Porta Vescovo ("Resistere per la famiglia, contro il globalismo e i suoi servi"), mentre quello dei giovani di CasaPound recita: "È indottrinamento travestito da Libertà! No alla teoria Gender". 

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