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Martedì, 23 Aprile 2024
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Fusione Agsm e Aim efficace dal 2021: «Traguardo epocale, entriamo nel futuro»

«Dal 1898, quando è nata Agsm, questo è il traguardo più importante che si è raggiunto - ha detto il sindaco di Verona Sboarina -, dopo anni in cui l'azienda è stata lasciata immobile»

Sarà efficace dall'1 gennaio 2020 quella che viene definita la «prima multiutility veneta» frutto dell'aggregazione tra la società veronese Agsm e la vicentina Aim. Il voto di giovedì da parte sia del Consiglio comunale di Verona che di quello di Vicenza, ha infatti concluso il percorso iniziato meno di due anni fa dai sindaci Federico Sboarina (Verona) e Francesco Rucco (Vicenza), per unire le rispettive municipalizzate in un gruppo in grado di giocare un ruolo di primo piano non solo nel Nordest. La nuova società avrà una capacità di fare investimenti «tre volte superiore al passato, con benefici in termini di qualità ed economicità del servizio e vantaggi per l'indotto del territorio», così si legge in una nota di palazzo Barbieri.

Dall’integrazione tra AIM Vicenza e AGSM Verona nascerà dunque «un Gruppo da circa 1,5 miliardi di euro di ricavi, 150 milioni di margine operativo lordo e circa 2.000 dipendenti. Un nuovo soggetto, a capitale interamente pubblico, che ambisce a giocare un ruolo di leadership nel settore delle multiutility, in qualità di polo aggregante». Il nuovo Gruppo sarà infatti chiamato a rispondere con efficacia alle sfide che attendono il settore dei servizi pubblici: anzitutto, «l’incremento dei costi di smaltimento dei rifiuti che conduce alla centralità della capacità impiantistica, l’incremento della competizione nel settore della vendita dell’energia con l’uscita dal sistema di maggior tutela verso il pieno mercato libero, l’apertura della competizione nel settore del gas, la transizione energetica, lo storage, la generazione distribuita e le tecnologie digitali, la convergenza cross industry, che apre nuove opportunità di creazione di valore in ambito Smart Territory».

La nuova società sarà amministrata da un Consiglio di Amministrazione che avrà una durata di 3 anni e sarà composto da 6 membri, ivi compreso il Presidente, il Vice Presidente e il Consigliere Delegato. Il  progetto di fusione per incorporazione di Aim Vicenza S.p.a. in Agsm Verona S.p.a.  prevede con un concambio che attribuisce a Verona il 61,2 per cento di proprietà, mentre a Vicenza va il 38,8 per cento.

Il progetto di fusione

La lettera di intenti con l’obiettivo dell’aggregazione tra Agsm e Aim è stata firmata dai sindaci Sboarina e Rucco il 7 febbraio 2019, iniziando il percorso per l'aggregazione delle due società in un'unica multiutility, che ha avuto il percorso di trasparenza pubblica e che si è concluso con le delibere delle due giunte e il voto dei consigli comunali. Lo scorso 29 giugno il consiglio di amministrazione di Agsm ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Aim in Agsm, con annesso testo dello statuto della nuova società, risultante dall’operazione di fusione. In pari data, sia il progetto di fusione sia lo statuto post fusione sono stati oggetto di approvazione da parte dell’amministratore unico di AIM, nonché depositati nel competente Registro delle Imprese. Adesso ci sono 60 giorni per le eventuali controdeduzioni e si procederà con l'atto costitutivo della nuova holding e della governance, che rispetterà l’equilibrio tra le parti coinvolte garantendo una paritaria rappresentanza dei soci negli organi amministrativi e di controllo. 

Parallelamente, si è tenuta la procedura per la ricerca di un partner industriale per eventuali sinergie future. Sono stae fatte le analisi e le verifiche di infungibilità attraverso un percorso che ha portato, come era previsto fin dall'inizio, ad una indagine conoscitiva e comparativa del mercato. Il sounding si è tenuto fra la primavera e l'estate del 2020.

L'entusiasmo di Sboarina e Rucco

Il traguardo della fusione fra Verona e Vicenza è storico ed epocale, così lo hanno definito il sindaco di Verona Federico Sboarina e il collega di Vicenza Francesco Rucco durante la conferenza congiunta in municipio a Verona. «Dal 1898, quando è nata Agsm, questo è il traguardo più importante che si è raggiunto - ha detto Sboarina -, dopo anni in cui l'azienda è stata lasciata immobile, in un mercato sempre più competitivo. Da qui la necessità, condivisa con il collega Rucco, di correre verso questo risultato davvero epocale, che finalmente proietta le nostre aziende nel futuro, con una società capace di attivare investimenti e generare importanti ricadute sul territorio. Nella storia di Agsm ci sonoa desso due date: il 1898 e il 2020, la fondazione e lo sviluppo. Questa aggregazione infatti è un traguardo, che nessuno finora aveva raggiunto e che ci permetterà di crescere, forti di un peso specifico e di una competitività che oggi erano impensabile. Io non ho mai cambiato idea - aggiunge Sboarina -, semmai altri lo hanno fatto. La fusione con Vicenza è l'inizio del processo per rendere più forte Agsm, che è un gioiello della città e che mai e poi mai ho pensato di svendere. Questo passaggio è perfettamente in linea con il percorso avviato meno di due anni fa con Vicenza, necessario per lo sviluppo delle nostre aziende e nel reciproco interesse. Ringrazio il sindaco Rucco perchè in questi mesi abbiamo lavorato incessantemente a questo progetto, in stretta collaborazione, uniti dagli stessi intenti e dalla medesima volontà di raggiungere l'obiettivo. Tant'è vero che ci siamo riusciti solo noi, laddove altri avevano fallito sia sul piano politico sia su quello industriale. Un risultato frutto anche del dialogo con i lavoratori e i sindacati, tutti insieme nella stessa direzione».

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Sindaci Sboarina e Rucco

«È la giornata dell'orgoglio per il risultato ottenuto - ha detto Rucco -. A Vicenza si parlava di questa operazione da almeno dieci anni, noi l'abbiamo realizzata in meno di due e coinvolgendo tutti gli stakeholder del territorio. Questa è un'operazione industriale, non politica, che ho fortemente voluto per il bene di Aim Vicenza e della comunità. Un'operazione che andava fatta per restare competitivi e non correre rischi con le prossime gare del gas, incrementare i fatturati e difendere i posti di lavoro. Al sindaco Sboarina mi unisce una grande stima e la stessa visione di sviluppo delle nostre aziende. Ciò ha permesso di raggiungere l'obiettivo dell'aggregazione in tempi davvero rapidi, con un accordo che valorizza entrambe le parti e al tempo stesso ne tutela i diversi ambiti di azione. Tra gli obiettivi raggiungibili vi è l'incremento dei posti di lavoro, con un impegno preso anche per iscritto dai sindacati».

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