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Il capo della polizia Gabrielli in arrivo a Verona per la campagna "Questo non è amore"

In vista della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", a Verona verrà presentato il Villaggio Azzurro della polizia di Stato alla presenza del Capo della polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli

La polizia di Stato, in occasione dell’approssimarsi della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", rilancia la campagna di informazione e sensibilizzazione, intitolata "Questo non è amore", già attiva da alcuni anni. Il 19 novembre a Verona, alle ore 11.00, presso piazza Bra, alla presenza del Capo della polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, avrà luogo la presentazione del Villaggio Azzurro della polizia di Stato; uno spazio composto da mezzi e stand ove esperti del settore illustreranno le modalità con cui la polizia di Stato affronta le difficili situazioni che gravitano intorno al fenomeno della violenza sulle donne. Saranno altresì presenti il Direttore della Direzione Centrale Anticrimine, Prefetto Vittorio Rizzi e il Questore della Provincia di Verona, Ivana Petricca.

L’iniziativa, fissata in prossimità della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", vuole agevolare e favorire un contatto diretto, offrendo informazioni utili e supporto, al fine di contrastare un fenomeno che ha un risvolto, oltre che giuridico, anche culturale e sociale. L’evento si inserisce all'interno di una più ampia campagna di sensibilizzazione denominata "Questo non è amore". Il progetto, ideato e promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, ha l'obiettivo di superare gli stereotipi e i pregiudizi per diffondere una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, rompendo la fitta rete di isolamento e vergona.

Con tale obiettivo, saranno allestiti alcuni stands con personale della Direzione Centrale Anticrimine e della Questura di Verona che fornirà i dati statistici raccolti e le indicazioni utili sull’andamento del fenomeno. Verrà, inoltre, approfondita la gestione del primo intervento tramite il "Protocollo E.V.A" e l’attività svolta dalla polizia Scientifica nell’ambito di questi reati; un’altra area tematica sarà dedicata alla vittimologia, con psicologi ed esperti; infine, personale della questura di Verona, insieme ai rappresentanti dei Servizi Sociali del Comune di Verona, in un apposito spazio informativo, rappresenteranno le iniziative promosse sul territorio. Lo scopo è quello di diffondere una nuova cultura di genere, nella piena consapevolezza che non è sufficiente agire solo quando il reato è consumato, ma è necessario intervenire prima, attraverso un’incisiva opera di informazione e supporto.

Con questa campagna la polizia di Stato, anche fuori dalle proprie sedi istituzionali, intende avvicinare i cittadini nei luoghi di maggiore afflusso, non solo al fine di fornire una corretta informazione sul fenomeno ma anche per offrire la possibilità di un contatto diretto tra le vittime e operatori specializzati, pronti a raccogliere le testimonianze di chi, spesso, ha ancora esitazione a denunciare i fatti o a varcare la soglia di un ufficio di polizia. Nella stessa occasione, il Questore, Ivana Petricca, presenterà un progetto di sensibilizzazione che, grazie al prezioso contributo di una nota azienda veronese, avrà riflesso su tutto il territorio nazionale.

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