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«Stufi di essere presi per i fondelli», Filt Cgil abbandona trattative con Atv

I delegati del sindacato si sono rifiutati di proseguire il confronto con l'azienda. «Gratifica natalizia trasformata in anticipo del premio di risultato 2022. Dirigenza tutela i soci e lesina sulle retribuzioni»

I rappresentanti del sindacato Filt Cgil Verona all'interno dell'rsa di Atv hanno abbandonato ieri, 29 maggio, il tavolo della trattativa con l'azienda per il premio di risultato 2022.

Era stato convocato per ieri mattina il confronto tra i vertici dell'azienda veronese dei trasporti ed i delegati dei lavoratori. Per l'organizzazione sindacale Filt Cgil erano presenti Silvano Danieli e Luca Cristofoli per discutere della rendicontazione del premio di risultato per l'anno 2022 e del premio di risultato di quest'anno. Discussione che si è conclusa con Danieli e Cristofoli che si sono alzati e se ne sono andati perché «stufi di essere presi per i fondelli» da Atv.

«Nelle precedenti convocazioni erano emerse alcune anomalie - hanno spiegato i sindacalisti di Filt Cgil Verona - Secondo Atv i buoni spesa di 600 euro erogati a dicembre 2022 farebbero parte di una sorta di anticipo del premio 2022, mentre secondo tutti i sindacati questi buoni erano un ristoro da parte aziendale per aiutare i vari dipendenti a causa notevoli rincari».
Atv, anche ieri mattina ha insistito sulla tesi dell'anticipo sul premio di risultato. L'azienda avrebbe voluto quindi accordarsi per una quota mancante di circa 150 euro sotto forma di buoni benzina. Filt Cgil ha però ricordato un allegato alla busta paga del dicembre scorso in cui Atv ha scritto: «In considerazione delle ricadute sui bilanci familiari del difficile contesto economico, anche quest’anno l'azienda ha deciso di erogare a ciascun dipendente, in occasione delle festività natalizie, dei buoni regalo del valore di 600 euro spendibili negli esercizi convenzionati, anche come riconoscimento per l'impegno profuso nel corso dell'anno dalla generalità del personale». Affermazioni che ieri non potevano essere confermate né dal presidente Massimo Bettarello né dal direttore Stefano Zaninelli, i quali erano assenti.

Filt Cgil ha dunque deciso di abbandonare il tavolo delle trattative. «Abbiamo avuto la conferma di ciò che si vociferava ormai da settimane - ha commentato Silvano Danieli - Ovvero che i buoni spesa del valore complessivo di 600 euro che a dicembre 2022 l’azienda aveva elargito ai dipendenti a titolo di ristoro, con tanto di biglietto di dedica in busta paga, ora vengono conteggiati dall’azienda come anticipo sul premio di risultato 2022. Insomma, avevano scherzato e ora i lavoratori devono di fatto dare indietro i soldi rimettendoci sul premio di risultato. Tutto questo è inaccettabile. Siamo di fronte ad una dirigenza che tutela i soci, assicurando i dividendi che per il terzo anno di fila provengono non dalla redditività aziendale, ma soprattutto dai ristori governativi, e che poi lesina sulle retribuzioni dei lavoratori che in questi anni si sono fatti in quattro per assicurare il miglior servizio in condizioni spaventose di sotto organico, crisi del settore e turni massacranti».

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