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Filobus, Carlo Alberto Voi risponde a Croce: «Distorta la realtà dei fatti»

Il responsabile unico del procedimento per la realizzazione della filovia a Verona ha replicato alle polemiche del leader di Prima Verona sui mancati finanziamenti statali ricevuti per coprire i costi dei lavori

La richiesta di accesso agli atti ed il conseguente recepimento della documentazione molto spesso può risultare di difficile lettura soprattutto se non correttamente abbinata al contesto di riferimento.

È l'ingegnere Carlo Alberto Voi, rup (responsabile unico del procedimento) per la realizzazione del filobus a Verona, a rispondere al leader di Prima Verona Michele Croce sulla recente polemica riguardante la filovia.
Croce aveva chiesto ed ottenuto dal Ministero dei trasporti dei documenti in cui si attestava la mancata erogazione dei finanziamenti statali a causa di alcune mancanze da parte del Comune di Verona. I costi per la creazione del filobus di Verona, infatti, sono in parte coperti dallo Stato, ma per Croce i soldi da Roma non sarebbero ancora arrivati per colpa dell'amministrazione guidata dal sindaco Federico Sboarina e dell'Amt, l'azienda partecipata incaricata di portare a compimento l'opera.

Quanto riportato nella nota trasmessa dal Ministero riguarda le opere di Variante numero 2, e tali opere non sono ancora consegnate all'Ati appaltatrice e, di conseguenza non ancora iniziate, e si è tutt'ora in attesa di ottenere il nulla osta - ha spiegato Voi - Tali opere sono già state approvate dal Comitato tecnico del Ministero e deliberate dal Cipe in merito alla approvazione del conseguente Quadro economico di spesa aggiornato.
Decade quindi l'ipotesi di illegittimo inizio dei lavori attualmente in corso, e lo conferma la copiosa corrispondenza intercorsa tra Ministero e Comune di Verona sin dal 2014 con la quale lo stesso Ministero sollecitava l'inizio dei lavori pena la decadenza del finanziamento concesso.

Carlo Alberto Voi si è soffermato sull'«illegittimo inizio dei lavori», perché questa era l'accusa più grave mossa da Croce all'amministrazione comunale. Inizio di lavori non autorizzato è infatti un reato penale. Reato che però non si sarebbe consumato, secondo il rup del filobus.

È opportuno segnalare a coloro che sono avvezzi a distorcere la realtà dei fatti o che interpretano ad arte la successione temporale degli atti amministrativi ufficiali, che l'erogazione del finanziamento statale avviene a fronte dell'anticipazione da parte della stazione appaltante come rimborso a seguito della rendicontazione delle attività svolte - prosegue Voi - È pertanto non solo legittimo ma addirittura obbligatorio che la stazione appaltante provveda ad anticipare le somme per le attività svolte dimostrando l'avvenuto pagamento delle rispettive fatture; solo in presenza di detta documentazione la Cassa Depositi e Prestiti provvederà per il tramite del Ministero ad erogare la quota parte di finanziamento.
Purtroppo, molto spesso, risulta più facile sparare nel mucchio piuttosto che cercare di sviscerare le diverse tematiche cercando di comprendere innanzitutto quale sia l'effettiva portata del problema e, magari, prendere coscienza della realtà dei fatti.
Amt, in qualità di stazione appaltante non si è mai sottratta a fornire a chiunque ogni dettaglio relativamente sia alla procedura amministrativa, sia agli aspetti più propriamente tecnici.
Spiace rilevare come, con cadenza quasi settimanale, vengano riportate notizie distorte che hanno come unico obiettivo confondere l'opinione pubblica per attirare consenso.

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