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Fiab Verona: «Filobus rischia di compromettere la mobilità ciclistica»

La sezione veronese della Federazione italiana amici della bicicletta ha redatto un documento in cui vengono elencate le criticità riscontrate lungo il tracciato del nuovo mezzo di trasporto pubblico cittadino

Corsie preferenziali, parcheggi spostati, strade ridisegnate. Il filobus sta cambiando le viabilità automobilistica di Verona. In questa fase di realizzazione dell'opera, alcune modifiche, ma quando il nuovo mezzo di trasporto pubblico entrerà in funzione i cambiamenti saranno netti e definitivi. Ma quali saranno i cambiamenti per la mobilità ciclistica? La domanda se l'è fatta la sezione veronese della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta). E la risposta è che le complicazioni e le interruzioni che il filobus procurerà ai ciclisti sono ancora poco chiare. «La mobilità ciclistica in vari punti rischia di venire compromessa da scelte progettuali che la omologano a una qualsiasi circolazione privata, senza sostanziali distinzioni da quella delle auto», hanno dichiarato il presidente di Fiab Verona Corrado Marastoni e il vicepresidente Giorgio Migliorini.

Fiab Verona ha redatto un documento in cui vengono elencate le criticità riscontrate. L'associazione avanza, inoltre, alcune considerazioni e proposte per una loro risoluzione.
Tra le criticità emerse dall'esame del progetto, Fiab Verona ha evidenziato quelle di via IV Novembre, che diventerà impossibile da percorrere verso il centro. E inoltre: da piazza Simoni e via città di Nimes non è affatto chiaro come una bicicletta potrà recarsi in piazzale XXV Aprile o in via Palladio; l'incrocio tra via Palladio e via Albere risulterà di particolare pericolosità per le bici; la direttrice via Mameli - via Ca' di Cozzi, già ora rischiosa per i ciclisti, diventerà impercorribile nella pratica, senza che al momento si possano individuare alternative; in viale del Commercio verrà realizzato un tratto di ciclabile che finirà nel nulla.

Fiab Verona si augura di poter discutere e affrontare per tempo le problematiche sollevate con l'amministrazione comunale, per trovare soluzioni che in alcuni casi sembrano davvero a portata di mano.

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