rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

Amt strappa il contratto con le aziende che dovevano realizzare il filobus

All'orizzonte una nuova gara pubblica per completare i lavori e liberare le strade di Verona dai cantieri. Ma l'amministrazione è ottimista: «Il filobus si farà». Più scettiche le opposizioni

Ieri, 5 ottobre, si è chiuso un altro capitolo del lungo libro del filobus a Verona. Amt, l'azienda controllata dal Comune di Verona che ricopre il ruolo di stazione appaltante dell'opera, ha inviato la risoluzione del contratto all'Associazione temporanea delle imprese (Ati) che avevano il compito di eseguire materialmente i lavori di realizzazione della filovia.
Dopo le polemiche sui cantieri infiniti e sul mancato rispetto delle scadenze, dopo i solleciti dell'amministrazione comunale e del presidente di Amt Francesco Barini, pare davvero che l'azienda abbia tutte le carte in regola per potersi svincolare dal contratto che la legava con l'Ati senza correre il rischio di pagare penali. Anzi, potrebbe anche avere la possibilità di incassarre dieci milioni di euro da una fideiussione sempre dell'Ati.

E ADESSO, IL FILOBUS SI FARÀ?

A questa domanda l'amministrazione comunale e Amt rispondono in modo affermativo. Sarà indetta una nuova gara per assegnare i lavori che restano da fare, in modo tale da poter liberare le strade del capoluogo dai cantieri che ancora parzialmente le occupano. Ovviamente, questa nuova procedura implicherà uno slittamento dei tempi di realizzazione della filovia, un'opera che potrebbe anche essere modificata attraversa un accordo tra Comune di Verona e Ministero dei trasporti.

Alla stessa domanda, però, le opposizioni cittadini rispondono diversamente. «Il filobus si avvia a fare la fine del Traforo - hanno dichiarato i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini e Stefano Vallani - Oggi come ieri, l'amministrazione risolve il contratto con l’Ati minacciando richieste di risarcimenti ed escussioni di fidejussioni che mai arriveranno. E pensare che hanno appena prorogato la durata dei cantieri fino al 31 dicembre. Siamo nella più assoluta incertezza. È il fallimento del sindaco e del presidente di Amt Barini, il quale ha gestito i cantieri in maniera assolutamente lacunosa. Si spera per lo meno che i due, ora, riescano a chiudere i cantieri aperti in tempi ragionevoli. Si tratta inoltre di un altro grave danno alla città, che resta indietro rispetto a Padova, Brescia e tutte le altre città contermini che un mezzo rapido di massa sono riuscite a realizzarlo».
Mentre il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco parla di anno zero per il filobus. «Ora è necessaria una gara pubblica per assegnare i lavori per la chiusura dei cantieri ancora aperti, nonostante le proteste dei cittadini e il voto del consiglio comunale sulla mozione che avevo presentato a fine luglio - ha scritto Bertucco - Poi sarà necessaria una nuova gara pubblica per assegnare nuovamente i lavori per la realizzazione del sistema di trasporto pubblico. Il sindaco dovrà presentare, come previsto nella mozione, entro fine ottobre al Consiglio Comunale la soluzione al progetto filobus come annunciato lo scorso 4 giugno. Una soluzione completa di tutte le varianti urbanistiche necessarie, future e pregresse. Il tempo delle chiacchiere è finito, dopo più di 30 anni che si discute del mezzo di trasporto rapido di massa la città ha diritto di sapere che cosa si riuscirà a fare in concreto. Ma è evidente l’incapacità del Comune e di Amt. Non è il caso di tornare sui colpevoli ritardi del passato, fatto sta che gli errori commessi sia dal Comune che da Amt denotano l'incapacità di dotare la città di un sistema di trasporto pubblico rapido ed efficiente».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Amt strappa il contratto con le aziende che dovevano realizzare il filobus

VeronaSera è in caricamento