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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dalle montagne alle profondità del sottosuolo: le esplorazioni del Film Festival della Lessinia a Bosco Chiesanuova

Tra proiezioni al Teatro Vittoria ed eventi in piazza, è una giornata ricca di appuntamenti quella di sabato 20 agosto

Dall’altopiano di Asiago al cuore del Parco nazionale della Sierra del Chiribiquete in Colombia, iniziano le esplorazioni del Film Festival della Lessinia attraverso eventi, racconti, immagini inedite sul grande schermo del Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. È ricca di eventi la seconda giornata (sabato 20 agosto) della rassegna cinematografica internazionale dedicata alla vita, alla storia e alle tradizioni nelle terre alte del mondo.

Per la sezione Montagne Italiane, alle 10.30, è in programma la visione del film Il sergente dell’Altopiano. La storia di Mario Rigoni Stern (Italia, Svizzera e Austria, 2022) dei registi Federico Massa e Tommaso Brugin. Si tratta della narrazione di un’ideale giornata, dal fremito dell’alba alla notte stellata sull’Altopiano di Asiago, con Mario Rigoni Stern. La voce e le immagini dello scrittore, si alternano con le interviste allo storico Mario Isnenghi, allo scrittore Giuseppe Mendicino, al compositore Bepi De Marzi e ad altri amici. A cento anni dalla nascita, un ritratto del sergente degli alpini diventato il custode dell’Altopiano.

Dalle terre alte venete si passa in Colombia, tra le antichissime montagne del Parco nazionale della Sierra de Chiribiquete e in quella che è stata definita la “Cappella Sistina della Preistoria” dove più di settantamila disegni, risalenti ad oltre 12.500 anni fa, sono stati dipinti lungo dodici chilometri sulle rocce dei Tepui. Vi sono raffigurati animali estinti come mastodonti, paleolama e bradipi giganti, cavalli dell’era glaciale; poi pesci, tartarughe, lucertole, uccelli e figure antropomorfe che sembrano danzare e tenersi per mano. Con le immagini di Steve Winter (fotografo del National Geographic Magazine) ne parlano, in dialogo con l’esploratore Francesco Sauro, Carlos Castaño-Uribe, autore del libro Chiribiquete - La Maloka Cósmica de los Hombres Jaguar (Villegas Editores, 2019) e Carlos Andreas Lasso, biologo dell’istituto Humboldt della Colombia, che sta svolgendo ricerche sulle rappresentazioni di fauna estinta nei pittogrammi del Chiribiquete.

Eventi del Festival

Appuntamento alle 7, a Valdiporro, per l’escursione “Abitare la terra”: azione teatrale itinerante con l’attore Silvio Castiglioni e interventi musicali e artistici di Georgia Galanti, per esplorare il nostro rapporto con il pianeta, percorrendone a piedi boschi e prati. Alle 9 la Piazza del Festival ospita il laboratorio per bambini “Alla ricerca dell’acqua perduta”, realizzato in collaborazione con Acque Veronesi.

La giornata si chiude alle 23 con il concerto del Ragnarök Duo. Il repertorio Irish da pub e una vasta scelta di canzoni tradizionali nordeuropee in lingua scandinava, islandese, norvegese moderno e norreno antico si mescolano per creare un’atmosfera epica, che culmina in brani musicati dell’Edda poetica, la fonte principale della mitologia nordica, con incursioni nella lingua e nella tradizione cimbra. I musicisti sono Alessandro Antonello (voce, percussioni, jouhikko, corno) e Davide Florio (chitarra acustica, grancassa, voce).

FFDLgreen

Due anteprime italiane danno il via, alle 15.30 al Teatro Vittoria, alla sezione FFDLgreen che ha come fil rouge la sostenibilità e l’attenzione alle tematiche ambientali. Sinovi Burje / Figli della bora (Slovenia, 2021) di Miha Čelar racconta che il cane da pastore carsico e il lupo sono “figli della bora”. Entrambi, come il vento, provengono da Est. Il primo viene educato a difendere il gregge da quei lupi che, come Slavc, dalla Slovenia sono tornati sulle Alpi. La dibattuta questione del rapporto tra uomini e grandi predatori è indagata da un punto di vista inedito: quello del cane da guardia e del suo rapporto col lupo. Segue Ghale Bargharar / Fortezza sopravvissuta (Iran, 2021) di Farshad Fadaian. Morteza ha venduto tutte le sue proprietà in città per acquistare un vecchio castello ai margini del deserto, in Iran, con ettari di terreno incolto e semi-arido. Con duro lavoro, e l’aiuto della moglie, ha rimesso in funzione il tradizionale sistema di irrigazione con canali sotterranei. Da trent’anni vive con la famiglia in quel deserto ritornato a fiorire.

Il concorso

Per la visione delle opere cinematografiche in Concorso, si torna in sala al Teatro Vittoria alle 18 con Nhung Dua Tre Trong Suong / Figli della nebbia (Vietnam, 2021) del regista Ha Le Diem. A dodici anni, Di deve fidanzarsi. Tra il popolo degli Hmong, sulle montagne del Vietnam, le ragazze si sposano in giovane età e spesso dopo il “rapimento della sposa”, in occasione del capodanno lunare. Le trattative tra le famiglie dei fidanzati vanno avanti tra sbronze di vodka di riso. Tutti parlano del futuro di Di, ma solo la nonna sembra capire il suo desiderio di studiare e immaginare una vita diversa.

Film in Concorso anche alle 21 con l’anteprima italiana Virgjëresha Shqiptare / La vergine albanese (Germania, Albania, Belgio e Kossovo, 2021) di Bujar Alimani. Luana e Agim crescono insieme sulle montagne albanesi e diventano presto giovani amanti, ma il padre ha già promesso Luana a un altro ragazzo. La giovane accetta, per rimanere fedele alla famiglia. Sarà l’inizio del dramma, con il padre ucciso dal promesso sposo e Luana che diventerà “vergine giurata”, votandosi alla castità.

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