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Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Piazza Bra

In divisa nazista in Piazza Bra il 25 Aprile. Tiziana Valpiana chiede sanzioni

La vicepresidente di Aned Verona ha visto alcuni figuranti de La Colonna della Libertà a cui non era stato concesso il permesso di sfilare con i loro mezzi militari d'epoca

Sfilata non autorizzata in Piazza Bra per il 25 Aprile. «Solleciterò provvedimenti e sanzioni», minaccia la vicepresidente di Aned Verona (Associazione nazionale ex deportati) Tiziana Valpiana.

È la stessa Valpiana, su Facebook, a raccontare l'episodio avvenuto lunedì scorso, intorno alle 16.30. «Mi trovavo nel loggiato del Palazzo della Gran Guardia - ha riferito l'ex senatrice - Quando, con stupore e orrore, ho visto al di là delle vetrate una jeep e una motocarrozzetta con a bordo dei loschi figuri in divisa nazista e poi via via un mezzo della Croce Rossa, altre jeep, mezzi pesanti e armati. Ho immediatamente telefonato all'ufficio manifestazioni chiedendo conto e mi è stato ribadito che il permesso era stato negato e che avrebbero subito allertato i vigili urbani per far sgomberare una manifestazione non autorizzata».
La sfilata dei mezzi d'epoca della Seconda Guerra Mondiale pare sia stata quella del "La Colonna della Libertà", che dal 2008 organizza un serpentone di veicoli storici militari proprio in occasione della Festa della Liberazione. Anche quest'anno La Colonna della Libertà aveva chiesto l'autorizzazione di essere presente a Verona. Autorizzazione che fu concessa loro nel 2011 e nel 2013. «Alla loro richiesta, negli anni successivi, è stato risposto che avrebbero potuto mostrare solo mezzi e divise degli alleati, visto, peraltro, che il 25 Aprile i nazisti erano in fuga e non certo a sfilare per le città - ha proseguito Tiziana Valpiana - Quest'anno alla loro richiesta, nel Comitato unitario per la difesa delle istituzioni democratiche, abbiamo dato un parere nettamente contrario, proposto da Aned e appoggiato da Anpi, sottolineando come nel corso di una terribile guerra geograficamente vicina sarebbe stato di pessimo gusto far sfilare mezzi militari e armamenti. E alle nostre proteste si è aggiunto il parere contrario anche della Prefettura e così è stato negato loro il permesso e comunicato il divieto della piazza di Verona per le loro scorribande».
Divieto che non sarebbe stato rispettato e così la vicepresidente di Aned Verona ha chiesto ai figuranti di giustificare la loro presenza in Piazza Bra. «Con tono canzonatorio e, forse, forti delle armi impugnate che mi auguro finte, mi hanno risposto che non stavano facendo una manifestazione a Verona, ma che stavano passando per Verona, provenendo dalla provincia, in cui la loro sfilata macabra e fuori luogo era stata autorizzata e che, guarda caso, proprio in Piazza Bra un loro mezzo militare aveva avuto un'avaria, fermando tutta la colonna. Ho detto loro di non prendermi in giro e di andarsene immediatamente. In quel momento mi si è parato davanti un uomo in divisa da comandante SS con tanto di aquile, croce celtica e svastica, dicendomi che non capiva questo mio atteggiamento invitandomi a parlare in modo meno concitato. Gli ho risposto che il suo travestimento evocava un orrore atavico, che mi chiedevo come persone adulte potessero pensare di mascherarsi così senza perdere stima di se stessi e che in quel momento rappresentava ai miei occhi le SS che hanno deportato ed ucciso mio nonno nel campo di concentramento di Mauthausen. Al che lui, con strafottenza, ha commentato che quello era un problema mio. Ero arrabbiata e non so come mi sono comportata, ma devo essere stata abbastanza convincente, visto che il primo mezzo della colonna ha subito avviato il motore e pian piano la colonna se n'è andata, dopo nemmeno dieci minuti di sosta nella città scaligera».
Ma per Tiziana Valpiana, l'episodio non si è chiuso con la "ritirata" dei mezzi militari. «Sentirò Prefettura e sindaco, affinché vengano prese opportune misure per il divieto ricevuto e non ottemperato».

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