rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Attualità Zai / Viale del Lavoro

Fieracavalli, partito il raid equestre da Monaco per il turismo lento e sostenibile

Il progetto è promosso da Veronafiere anche per sensibilizzare sui benefici terapeutici del cavallo

Ieri, 9 ottobre, dalla Marienplatz di Monaco è partito il raid equestre Monaco-Verona, progetto promosso da Fieracavalli e Veronafiere che, a 17 anni dall'ultima edizione, è tornato a sensibilizzare il pubblico sui benefici terapeutici del cavallo e a promuovere un turismo lento e sostenibile.

Un itinerario di oltre 600 chilometri, suddiviso in 25 tappe, che collega la capitale bavarese al comune scaligero, città ospitante della 124esima edizione di Fieracavalli. Dalla parte meridionale della Baviera al Monte Baldo, fino a Verona, passando per la valle dell’Inn e il Fernpass in Austria, il passo Resia, Passo Palade, Val Venosta e Val di Non e Passo Mendola. Cavalli e cavalieri percorreranno dai 20 ai 45 chilometri al giorno per poter raggiungere Fieracavalli a Verona, nella giornata inaugurale di giovedì 3 novembre.

Il progetto mette al centro il cavallo come richiamo naturale tra uomo e pianeta oltre che mezzo per sensibilizzare sulle diversità e forme di disabilità e vuole ricordare due importanti figure del mondo equestre: Mario Palumbo, direttore di Cavallo Magazine, e Roberto Gobbi, già direttore commerciale di Veronafiere e creatore della moderna Fieracavalli, insieme al segretario generale, Angelo Betti.

Grazie alla collaborazione dell'Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Bardigiana e di Anareai, il raid promuove l’allevamento italiano e il patrimonio zootecnico italiano. Sono stati infatti selezionati quattro soggetti di cavalli Bardigiani che alla conclusione dell’evento verranno donati a centri dedicati ad Interventi Assistiti con gli Animali per aiutare categorie fragili che Fieracavalli sostiene da sempre, come i detenuti, le donne che hanno subito violenza, ragazzi con problemi di gioco d'azzardo e sociopatia, bambini affetti dalla sindrome dello spettro autistico, sindrome di down, ipovedenti o affetti da altri tipi di disabilità, che possono trarre beneficio dal rapporto con il cavallo.

Accompagnati da Horse Adventure, quattro cavalieri di Natura a Cavallo, partner fidato per il mondo del turismo equestre, si alterneranno lungo il percorso insieme ai cavalli in modo che gli animali non si affatichino troppo. Grande attenzione per il benessere animale, dunque, che si traduce anche nella costante presenza di veterinari e maniscalchi oltre che in box accoglienti ad aspettare i cavalli in ogni tappa. Sono previsti inoltre dei giorni di riposo durante il tragitto, che verrà interamente percorso al passo.

Ma il cavallo è anche ambasciatore del territorio: il viaggio permette infatti di scoprire non solo i luoghi, ma anche la cultura, le tradizioni e i prodotti enogastronomici delle aree interessate. Con questo viaggio a cavallo, Fieracavalli vuole dimostrare che è possibile tornare ad un turismo diverso, a passo lento e rispettoso dell’ambiente, un turismo che permette di assaporare il territorio in tutte le sue declinazioni.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fieracavalli, partito il raid equestre da Monaco per il turismo lento e sostenibile

VeronaSera è in caricamento