rotate-mobile
Attualità

Tommasi al Festival del Servizio Civile: «Cultura della nonviolenza utile per amministrare»

Significativa la presenza scaligera alla due giorni del festival nazionale. E il primo cittadino ha raccontato di essere stato il primo calciatore professionista obiettore di coscienza

Si è conclusa oggi, 10 settembre, a Roma, la due giorni del Festival nazionale del servizio civile, evento organizzato in occasione dei 50 anni dall'approvazione della legge che introdusse l'obiezione di coscienza al servizio militare.

Al festival nazionale, ai Giardini del Verano, è stata significativa la presenza veronese. Ieri pomeriggio, l'apertura del festival è stata infatti affidata al sindaco di Verona Damiano Tommasi e al già sindaco di Messina e pacifista Renato Accorinti. Tommasi ha raccontato di essere stato il primo calciatore professionista obiettore di coscienza nel 1993. «All'epoca era un po' fuori dagli schemi un atleta che facesse domanda per servizio civile perché, di fatto, non avrebbe fatto il militare con la divisa in caserma, ma lo avrebbe fatto in maniera atipica - ha riferito Damiano Tommasi - C'era infatti la possibilità per gli atleti di livello nazionale di svolgere il servizio militare per circa un mese in estate e poi di avere tutte le licenze necessarie per poter svolgere l'attività sportiva». Ed il sindaco di Verona ha aggiunto che la cultura della nonviolenza gli è utile per amministrare attraverso il dialogo e all'ascolto delle idee altrui.

Presente anche il critico musicale veronese Enrico de Angelis, con il suo libro/spettacolo "Coltivo una rosa bianca" sulle canzoni antimilitariste e nonviolente. E sono scesi a Roma anche Mao Valpiana, presidente nazionale del Movimento Nonviolento e uno dei primi obiettori di coscienza di Verona, e Roberto Alberti, responsabile del servizio civile del Don Calabria e membro del gruppo musicale Nardo Trio che si è esibito al Festival.

Dal 1972 ad oggi ci sono stati molti cambiamenti: la leva obbligatoria è stata sospesa; il servizio militare e il servizio civile sono diventati facoltativi e sono stati aperti anche alle donne; il servizio civile, da sostitutivo e alternativo, si è mutato in nazionale e poi universale, aperto anche agli stranieri e realizzabile anche all’estero; e infine il servizio civile è stato inserito tra le forme costituzionali di difesa della patria. Passaggi ottenuti con lotte specifiche per migliorare l'istituto del servizio civile, così come il diritto all'obiezione fu conquistato grazie alla resistenza degli obiettori.

«Il movimento degli obiettori rappresenta il meglio di una società solidaristica per i diritti di tutti - ha commentato Valpiana - L'obiezione di coscienza al servizio militare consiste nella "opposizione a partecipare alla preparazione e all’esecuzione della guerra". Da qui tutta la sua attualità come impegno contro la guerra in Ucraina e per soluzioni di pace, in solidarietà con gli obiettori ucraini e russi che stanno lottando per questo».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tommasi al Festival del Servizio Civile: «Cultura della nonviolenza utile per amministrare»

VeronaSera è in caricamento