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Festa dell'Unità d'Italia, Sboarina: «Oggi ucraini combattono come gli italiani 161 anni fa»

Nell'Auditorium della Gran Guardia e poi in Piazza Bra celebrata la giornata dedicata ai simboli dell'Italia: la Costituzione, l'Inno e la Bandiera

Questa mattina, 17 marzo, si sono tenute le iniziative organizzate dal Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto (Comfoter di Supporto), in collaborazione con la Prefettura e il Comune di Verona, per la celebrazione della Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera, nel 161esimo anniversario della proclamazione del Regno d'Italia. Dal 17 marzo 1861, infatti, è iniziata la storia comune della nazione italiana, dopo un lungo e difficile percorso di unificazione.

Questa mattina erano presenti le massime autorità civili, militari e religiose della città. La cerimonia si è aperta nell'Auditorium della Gran Guardia, con gli interventi del prefetto Donato Cafagna e del sindaco Federico Sboarina, che si sono soffermati sul significato, oggi ancora più profondo, di questa importante giornata.
Una festività civile che ricorre in una situazione sociale non ancora sicura per la salute pubblica e resa instabile dalla guerra in Ucraina. «Questa ricorrenza assume oggi un valore ancora più importante rispetto al passato, per due ordini di motivi - ha dichiarato il sindaco - Il primo, perché dopo due anni, finalmente l'auditorium della Gran Guardia torna a riempirsi come prima del Covid, e vedere tanti giovani insieme è senza dubbio motivo di fiducia e ottimismo. Il secondo, ci rimanda alla tragedia che si sta consumando in Ucraina. Una guerra che il popolo ucraino sta eroicamente combattendo in nome di quell’identità nazionale per la quale, 161 anni fa, tanti giovani italiani sacrificarono la vita. Perché ciò che sa sempre mantiene uniti gli italiani, dalla Valle d’Aosta a Lampedusa, sono i valori che stanno dietro a questi simboli. La nostra generazione la guerra l'ha conosciuta solo sui libri, nei film o attraverso i racconti di nonni e bisnonni. Ciò che sta accadendo in Ucraina ci faccia riflettere sulla fortuna che abbiamo, la libertà non dovrebbe mai essere messa in discussione».
Nel suo intervento, il prefetto ha invitato i giovani a riflettere e condividere i tre simboli dell'Italia unita: la Costituzione Repubblicana, l'inno, la bandiera. «L'unità d’Italia non è il risultato di combinazioni casuali e fortunate - ha detto Cafagna - È il frutto del sacrificio di intere generazioni di ragazzi, di Verona, di Napoli, di Roma, di Torino, che hanno combattuto nelle guerre di indipendenza dell'800, nei conflitti mondiali del '900 e durante la Resistenza, per realizzare, difendere e consolidare questa unità e per costruire fianco a fianco un Paese coeso, forte, rispettato».

Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera 2022 - Verona

Successivamente il professor Michele D’Andrea, storico, cultore della materia onorifica e cerimoniale e già consigliere della Presidenza della Repubblica, ha rivolto alla comunità scolastica veronese presente, un momento commemorativo con la sua lezione-spettacolo, supportata da immagini video e brani musicali, dal titolo "L'Inno svelato". Una passeggiata a ritroso nel tempo, con ironia e disincanto, con al centro della narrazione “Il canto degli italiani”, l'Inno di Mameli, attorno al quale ruotano curiosità ed aneddoti che ne hanno accompagnato la nascita, il successo, il significato e l’attuale percezione.
Lo spettacolo è stato anticipato dall'esecuzione dell'inno nazionale da parte dell'orchestra d'archi degli studenti del Liceo Musicale "Montanari" ed è stato seguito con entusiasmo da una platea di circa 600 alunni delle scuole secondarie di secondo grado di Verona.
Al termine, il comandante del Comfoter di Supporto Massimo Scala ha salutato gli studenti, sottolineando come la Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera rappresenti un’occasione per ricordare e promuovere i valori di cittadinanza, fondamento della convivenza civile, e per riaffermare e consolidare l'identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica.

La manifestazione si è poi conclusa con la cerimonia dell'alzabandiera in Piazza Bra, alla presenza anche dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma di Verona.

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