rotate-mobile
Attualità Bovolone / Via Casella

Cena benefica "dal sapore neonazista", Abeo si dissocia: «Nostro logo usato senza consenso»

Il volantino della "Festa al Nero di Seppia" organizzata a Bovolone è pieno di simboli neofascisti e riporta che il ricavato dell'evento sarebbe stato devoluto alla onlus veronese. Il presidente di Abeo Bagnani però ha ribadito «totale estraneità»

È caduto il travestimento benefico utilizzato dagli organizzatori della "Festa al Nero di Seppia" organizzata per il prossimo 16 settembre al centro sociale Crosare di Bovolone. Alberto Bagnani, presidente dell'organizzazione di volontariato Abeo, ha dichiarato pubblicamente che il logo della sua associazione è stato utilizzato «impropriamente e senza consenso», ribadendo «totale estraneità all'evento».

L'evento, infatti, avrebbe più un carattere politico che enogastronomico. Un carattere politico amplificato poi dalle elezioni politiche del 25 settembre.
Il caso è stato sollevato dall'Anpi di Legnago e della Bassa Veronese ed ha rapidamente guadagnato la ribalta nazionale. Il volantino usato per pubblicizzare la festa è pieno di simboli neonazisti e neofascisti. Ed anche il luogo scelto per l'evento avrebbe un valore provocatorio. A Bovolone, lo scorso luglio, era stata annullata all'ultimo momento la Pastasciuta Antifascista. Il luogo ideale, dunque, dove tenere una festa di matrice politica opposta.

E la matrice politica della "Festa al Nero di Seppia" la si poteva intuire dal volantino. Mentre si è scoperto che la sua matrice benefica sarebbe stata falsa. Nello stesso volantino si poteva leggere che il ricavato della manifestazione sarebbe stato devoluto ad Abeo (Associazione Bambino Emopatico Oncologico). Per rendere tutto credibile era stato utilizzato anche il simbolo della onlus, ma il presidente Bagnani, quando ha visto il volantino, ha immediatamente diffuso una nota per dissociarsi dalla manifestazione di Bovolone.

«È con sommo dispiacere e con una grande tristezza nel cuore che Abeo sta apprendendo dell'organizzazione di una cena di chiara matrice politica, il cui ricavato verrà devoluto alla nostra associazione - ha scritto Bagnani - Ci teniamo a precisare che la nostra associazione ha insita nello statuto una dichiarazione chiara e precisa: di avere una connotazione apartitica e aconfessionale. Pertanto, non appoggiamo nessun tipo di attività che rientri in questo campo. Inoltre, quando vengono istituite raccolte fondi a nome nostro con l’utilizzo del nostro logo, è obbligo richiedercene l’autorizzazione. Se questa autorizzazione, come in questo caso, non è stata richiesta, chi ha organizzato l’evento oltre ad aver utilizzato il nostro logo impropriamente e senza consenso, ci ha anche causato un grave danno di immagine associandoci a una frangia politica. Abeo è un'associazione ispirata da valori di solidarietà umana, civile, culturale, sociale ed economica ed opera in difesa dei diritti umani e nello specifico si occupa di svolgere un’attività di sostegno per i bambini, e le loro famiglie, affetti da tumore e da altre malattie del sangue e del sistema immunitario in cura presso il reparto di oncoematologia pediatrica di Verona, di cui siamo l’associazione di riferimento. Ora nel rispetto della nostra attività ma soprattutto dei pazienti che sosteniamo e di cui ci prendiamo cura giornalmente ribadiamo la nostra più totale estraneità all'evento, dissociandocene nella maniera più categorica».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cena benefica "dal sapore neonazista", Abeo si dissocia: «Nostro logo usato senza consenso»

VeronaSera è in caricamento