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Ministero Interno: «Anpi può partecipare al 25 aprile». Flash mob a Verona con "Bella ciao"

Una circolare del ministero prevede «la partecipazione anche delle associazioni partigiane e combattentistiche», ma non mancano le polemiche. Il deputato veronese della Lega Vito Comencini: «Per il governo sono più importanti i partigiani dei milioni di cattolici italiani»

«Con riferimento al comunicato dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia si precisa che la circolare inviata dalla Presidenza del Consiglio non esclude in alcun modo l’Anpi dalle celebrazioni del 25 aprile», così si è espressa in un comunicato del 22 aprile la presidenza del Consiglio che di seguito specificava: «Le associazioni partigiane e combattentistiche potranno quindi partecipare alle celebrazioni per il 75° anniversario della Liberazione, naturalmente in forme compatibili con l'attuale situazione di emergenza. Saranno date ulteriori indicazioni in tal senso ai prefetti con la consapevolezza del valore che questo anniversario ricopre per l’Italia e dell’importanza di difendere la memoria democratica del Paese».

Il commento da parte del deputato veronese del Partito Democratico Diego Zardini è stato affidato a una breve nota, nella quale si sottolinea che «Anpi non è e non poteva essere esclusa dalla celebrazione del 25 aprile che si terrà, perché la Festa nazionale non viene cancellata, seppur in forma ridotta per le precauzioni di tipo sanitario contro Covid-19». Sempre il 22 aprile è stata quindi diramata dal capo di Gabinetto del ministero dell'Interno Piantedosi una circolare indirizzata a tutti i prefetti, nella quale si legge che «si potranno, in qualche modo, ritenere consentite forme di celebrazione della tradizionale cerimonia di deposizione di corone, innanzi a lapidi o monumenti ai caduti, che prevedano, oltre alla presenza dell’autorità deponente, la partecipazione anche delle associazioni partigiane e combattentistiche, con modalità di distanziamento interpersonale compatibili con la situazione emergenziale».

La "festa della Liberazione" a Verona

Nel punto stampa di ieri, giovedì 23 aprile, il sindaco del capoluogo scaligero Federico Sboarina, a precisa domanda su come sarebbe stata organizzata la cerimonia in città, ha risposto che ancora i dettagli non erano stati definiti. Secondo quanto rivelato sempre ieri, la decisione finale spetterebbe al prefetto scaligero Donato Cafagna e, questa mattina, dovrebbero appunto essere prese delle decisioni al riguardo che, probabilmente, verranno poi divulgate in giornata. 

Nel frattempo non sono mancate alcune polemiche, sollevate ad esempio dal consigliere comunale e deputato veronese della Lega Vito Comencini, il quale in un post su Facebook scrive: «Per il governo sono più importanti i partigiani dei milioni di cattolici italiani! Il 25 aprile i partigiani sfileranno in piazza. Sono forse immuni al coronavirus loro? Il giorno di Pasqua abbiamo dovuto assistere alla Santa Messa in tv o in diretta streaming». Non troppo dissimile anche un altro intervento, sempre a mezzo social, da parte del consigliere comunale di Battiti per Verona Andrea Bacciga, il quale scrive su Facebook: «Non si può andare in ospedale a dare l’ultimo saluto a un genitore o a un coniuge in fin di vita. Non si possono celebrare i funerali in forma ristretta. L’importante è che l’Anpi possa partecipare alle celebrazioni del 25 aprile. Non fa una piega».

Post Facebook sul 25 aprile Vito Comencini 2020

Post Facebook del consigliere comunale a Verona e deputato della Lega Vito Comencini sul 25 aprile 2020

Post Facebook sul 25 aprile Andrea Bacciga 2020

Post Facebook del consigliere comunale a Verona Andrea Bacciga sul 25 aprile 2020

Il flash mob di Anpi dalle finestre per il 25 aprile

In attesa di capire come effettivamente si svolgerà la cerimonia in città a Verona sulla scorta delle decisioni prese dal prefetto Donato Cafagna, va comunque ricordato che la circolare del ministero dell'Interno riteneva «utile evidenziare l’opportunità che vengano agevolate, il più possibile, forme di intese fra le stesse Associazioni anche per l’individuazione di un’unica rappresentanza». Oltre a ciò, il documento ribadiva anche «l’esigenza che non siano coinvolte altre autorità, civili o militari, e che sia esclusa qualsiasi forma di assembramento».

Nel frattempo la sezione di Verona dell'Anpi ha programmato un flash mob dalle finestre della città per le ore 15 di domani, sabato 25 aprile, invitando la popolazione a cantare "Bella ciao" in ogni casa: «I valori della Resistenza vivono nella memoria, nella Costituzione e nella nostra democrazia, - si legge nella breve nota di Anpi Verona - "luoghi" a cui va costantemente data nuova energia. Per questo, come ogni anno, festeggiamo nel ricordo e rinnoviamo l'impegno. Quest'anno, però, il dramma sanitario che tutto il Paese sta vivendo ci impone di farlo in maniera totalmente diversa: ognuno a casa propria. Ci daremo appuntamento alle ore 15 per cantare e suonare, da ogni finestra e balcone, la nostra canzone per eccellenza. "Bella ciao". Ma durante la giornata non mancheranno altri eventi in streaming. Come si dice in questi casi, rimanete sintonizzati».

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