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Fase 2, nuove linee di indirizzo per gli ospedali approvate dalla Regione

La ripartenza dei servizi sospesi nella fase più acuta dell'epidemia di coronavirus avverrà a partire dal 4 maggio

Gli ospedali veneti, pur mantenendo attiva tutta l’organizzazione anti-Covid, si riorganizzano per la riapertura delle attività sanitarie ordinarie, sospese nella fase più acuta dell'epidemia. La ripartenza dei vari servizi avverrà a partire da lunedì prossimo, 4 maggio, sulla base di un articolato documento di linee di indirizzo, che determinano modalità, percorsi e precauzioni per il riavvio delle attività di cura e diagnosi, condiviso e approvato dall'unità di crisi del Veneto e già inviato ai direttori generali della Ulss.

Il documento è un vademecum per ripartire in sicurezza con le attività negli ospedali, pubblici e privati convenzionati, ed è stato presentato  dall'assessore alla sanità Manuela Lanzarin dopo un'introduzione del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. «Tornano i servizi - ha detto Zaia - e saranno efficienti e attenti alle nuove necessità di prevenzione e protezione, ma non con le modalità di prima. La filosofia di base è la sicurezza dei cittadini che frequentano le strutture, degli operatori sanitari e dei ricoverati che, in quanto tali, sono in condizioni di particolare debolezza perché malati. Anche questo sarà un lavoro di squadra, che coinvolgerà ospedale e territorio».

«Si torna alla normalità, come prima dell'emergenza Covid - ha spiegato Lanzarin - e questa è una svolta importante, ma sarà una normalità gestita in modo diverso da prima, con la massima allerta organizzativa, gestionale e operativa, per impedire in ogni modo qualsiasi rischio di contagio. Ad esempio, tutti gli accessi saranno presidiati da personale sanitario che verificherà la temperatura corporea di chi si presenta; tutti dovranno indossare la mascherina e, se non ne saranno provvisti, ne metteremo a disposizione agli ingressi. Gli spazi interni saranno tutti rivisti per impedire concentrazione di persone. Tutte le persone da ricoverare saranno preventivamente sottoposte al tampone (se ne prevedono circa 1.600 al giorno) e isolate fino all'esito. Particolari precauzioni ci saranno anche per i ricoveri di emergenza e urgenza. In collaborazione con i medici di medicina generale, stiamo riprogrammando tutte le visite cancellate prima. Saranno in ogni caso incentivate le prestazioni da remoto per il follow up, le visite controllo con telemedicina, videochiamata o videoconferenza, già sperimentate in alcuni ospedali. In generale vedremo di favorire ovunque possibile quelle da remoto e sarà senza interruzione la formazione continua del personale rispetto a tutte le novità introdotte». La Lanzarin ha anche colto l’occasione per ribadire che, progressivamente, ritorneranno alla loro normale attività anche gli ospedali Covid attivati sul territorio.

Le nuove linee di indirizzo, contenute in 18 pagine, sono state inquadrate da un premessa che descrive la situazione epidemiologica. Segue un capitolo riservato ai destinatari, un secondo capitolo contenente lo scopo delle linee dettate, mentre l'ultima parte, la più articolata, entra nel particolare delle misure di prevenzione e compartimentazione per l'erogazione di una lunga serie di servizi, dagli interventi chirurgici in emergenza, in urgenza e programmati alle prestazioni ambulatoriali, dall'accesso delle persone con patologie oncoematologiche alla gestione della fase di follow up, dai pazienti in trattamento oncologico attivo ai percorsi nascita e per il paziente pediatrico, dall'attività del Cup a quella dei punti prelievo, per arrivare agli screening oncologici, che vengono riattivati.

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