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Ex Manifattura Tabacchi, Segala: «Lavori di recupero possono già iniziare»

Via libera della Conferenza dei Servizi alla variante urbanistica. L'opera potrebbe essere finita in circa due anni. Ora il progetto dovrà essere vagliato dal consiglio comunale

Il 20 gennaio scorso, si è chiusa positivamente la Conferenza dei Servizi decisoria per il progetto di recupero dell'Ex Manifattura Tabacchi di Verona. La variante urbanistica è stata approvata e questo darà il via libera al cantiere vero e proprio, dopo i lavori di bonifica dell'area e le demolizioni sull'edificato non vincolato. L'iter procedurale è quasi al termine perché è stato già espresso parere favorevole della Soprintendenza e dalla Regione per quanto riguarda lo screening ambientale. Come da normativa, per il progetto strategico di interesse turistico regionale è previsto ora il passaggio in consiglio comunale prima dell'ultimo e definitivo viaggio a Venezia per la firma del presidente Luca Zaia.

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(Il rendering del progetto - Dettaglio della fornace)

La fine dell'opera è prevista dopo circa due anni. Nel frattempo il progetto sarà illustrato ai consiglieri comunali anche con una visita sul posto, dove la proprietà spiegherà cosa sorgerà al posto degli edifici abbandonati e degradati, le opere compensative previste e le proposte progettuali studiate per rispondere all’esigenza di integrare il recupero dell’area con questa zona della città, cerniera strategica tra la porta Sud, il quartiere fieristico e il futuro Central Park che sorgerà all'ex scalo merci.

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(Renderig del progetto - La vista da Viale del Lavoro)

Complessivamente, in quest’area si prevede la costruzione di 37.400 metri quadrati di edifici, rispetto ai 55mila attuali, così distribuiti: 7.700 metri quadrati commerciali, 11mila metri quadrati produttivo-direzionali e 18.700 metri quadrati riservati al turistico-ricettivo. Sorgeranno due alberghi per fasce turistiche diverse, uffici nella parte direzionale mentre il piano terra della parte storica sarà occupato da ristoranti e negozi. Uno dei punti di forza della rigenerazione dell’area è la presenza della parte storica, quella vincolata e da preservare, quell’archeologia industriale che, nel progetto elaborato, diventa un valore aggiunto. Quindi la sostenibilità e l'integrazione con il territorio, ma anche l'attenzione alla bellezza, tutti must dello studio di architettura norvegese Snøhetta, tra i più importanti a livello europeo, a cui la proprietà ha affidato la progettazione.

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(Rendering del progetto - La vista di sera)

Il valore complessivo delle opere compensative è di circa 7.100.000 euro, e comprende la premialità per il credito edilizio (circa 880mila euro per l'acquisto di un'area di 4mila metri quadrati la cui quota di competenza è per il 51% del Comune e per il 49% del polo fieristico); il pagamento del costo edilizio (500mila euro circa); la realizzazione delle opere vere e proprie, molte delle quali ad uso pubblico e in ambito esterno al compendio stesso. Le principali sono: la rotatoria stradone Santa Lucia-Viale della Fiera, che andrà a sostituire l'incrocio esistente, con conseguente riqualificazione dei rami stradali confluenti inclusi gli attraversamenti pedonali, i percorsi ciclopedonali, l'allargamento dei marciapiedi; la rotatoria Viale della Fiera-Via Scopoli, anche in questo caso l'attuale incrocio semaforico verrà sostituito dalla nuova infrastruttura circolare; la riqualificazione di Viale della Fiera, opera che si intende per l'intero sviluppo del viale, circa 280 metri tra le due nuove rotatorie, che sarà a doppio senso di marcia; la corsia di entrata alla Manifattura Tabacchi da Viale del Lavoro, l'intervento comprende la corsia di uscita da viale del Lavoro in entrata ai parcheggi pubblici e privati al primo piano seminterrato del complesso. A ciò si aggiunge l'importante riqualificazione di tutta l'area antistante la fiera, grazie all'acquisto da parte della proprietà di una porzione di superficie tra gli ingressi dei complessi.
Naturale conseguenza di tali interventi è la corsia preferenziale che verrà creata per collegare il nuovo comparto tra Fiera ed ex Manifattura Tabacchi con il parco dell'ex scalo merci e la stazione ferroviaria di Porta Nuova. Una distanza di poco più di 800 metri che sarà facilmente e piacevolmente percorribile anche a piedi e i bici, attraverso percorsi sicuri e immersi nel verde.

«Per questa rigenerazione abbiamo davvero ingranato la marcia - ha commentato l'assessore alla pianificazione urbanistica Ilaria Segala - Abbiamo corso come mai prima, la procedura regionale ce lo ha consentito ed ora mancano solo i passaggi formali. Tanto che i lavori possono già iniziare e proseguire secondo le previsioni della proprietà. Valore aggiunto del procedimento è che vengono usati crediti edilizi per aggiungere una quota di volume a quello esistente, pari circa al 15%, una modalità vantaggiosa sia per il Comune, che incassa denaro, sia per la tutela del consolidato, visto che non si vanno a edificare nuove aree. Nei prossimi giorni inizieremo il confronto con i consiglieri comunali, avranno modo di verificare sul posto le straordinarie potenzialità di questa rigenerazione urbana».

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