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Sabato, 20 Aprile 2024
Attualità Pescantina / Via Generale Carlo Alberto dalla Chiesa

È uscito il secondo volume di Ex Cathedra, raccolta dalla rubrica di Lino Cattabianchi

Il volume sarà presentato il 6 aprile, alle 18, nella sala convegni di Valpolicella Benaco Banca a Marano di Valpolicella

Ha cominciato a collaborare da giornalista nel 1991 ed ha affiancato quest'attività all'insegnamento nelle scuole secondarie. Lino Cattabianchi è un professore in pensione ed un pubblicista ancora attivo. E dall'aprile del 2020 tiene una rubrica per il settimanale cattolico locale Verona Fedele. Il titolo della rubrica è Ex Cathedra, un simpatico gioco di parole che allude più al passato da professore dell'autore che alla locuzione latina in uso nel gergo ecclesiastico.
Eppure, Lino Cattabianchi scrive ancora ex cathedra, ovvero dalla cattedra, perché non smette di insegnare. E le sue lezioni sono state raccolte in due volumi. Nel primo, uscito l'anno scorso, sono stati inseriti i suoi ex cathedra del 2020. Nel secondo, da poco dato alle stampe da Damolgraf Editore, sono invece contenuti quelli del 2021. Ex Cathedra - Volume Secondo si può trovare a Pescantina all'edicola Arcobaleno, al centro commerciale di Via Dalla Chiesa dalla signora Olga Colpini, e a Bussolengo alla libreria Terra di Mezzo di Via Roma. L'autore, inoltre, lo presenterà il prossimo 6 aprile, alle 18, nella sala convegni di Valpolicella Benaco Banca in Via dell'Artigianato 5 (località Rugolin) a Marano di Valpolicella.

È sorprendente la differenza di leggere gli ex cathedra periodicamente su Verona Fedele e leggerli tutti insieme in un unico libro. È come guardare la stessa porzione di cielo, senza però fissarsi sulle singole stelle. Nel volume si colgono le costellazioni di Lino Cattabianchi, che hanno la forma della famiglia, della scuola e della Chiesa, le tre "agenzie formative" più importanti nel nostro Paese. Ma c'è anche il giornalismo. E Cattabianchi racconta di averne imparato i primi rudimenti proprio a scuola, scrivendo un tema sulla Grande Inter campione d'Europa nel 1964, dopo la finale vinta contro il Real Madrid allo stadio Prater di Vienna. In quel tema raccontò ciò che aveva visto, proprio come fanno i reporter. E così continua a fare da adulto, scrivendo di cronaca locale. Ma così continua a fare anche con Ex Cathedra, solo che nella sua rubrica i fatti raccontati non accadono all'esterno ma all'interno dell'autore. Quell'"io" che nelle pagine dei quotidiani si deve eclissare il più possibile per "far parlare i fatti" e solo i fatti, diventa l'oggetto del racconto. Quasi una materia di studio, per riallacciarsi all'insegnamento. Perché, come spiegato da Papa Francesco, due imperativi fondamentali per un giornalista sono "ascoltare" e "approfondire". Imperativi che Cattabianchi ha rispettato anche negli ex cathedra, ascoltando se stesso e approfondendo la conoscenza del suo mondo interiore. E penso che sia questo l'insegnamento superiore che si può ricavare dalla lettura di Ex Cathedra - Volume Secondo. Perché a volte si riesce ad essere universali, occupandosi dell'"io" e quindi della particella in assoluto più particolare. Un percorso quasi mistico. Come quando senti di aver perso tutto e riesci a riempire quel vuoto donando te stesso.

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