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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Ex Arsenale, indagine sismica ed entro luglio la gara per il recupero

Tecnici specializzati stanno esaminando la composizione e la tenuta di tutti i materiali di cui sono composte le palazzine, mentre il Comune vorrebbe lanciare in estate il bando per la progettazione complessiva dell’opera

Si chiama ‘kit oleodinamico martinetti piatti’ l’ultima novità in tema di Arsenale. Ed è il pezzo forte della campagna di indagine antisismica in corso nel compendio militare in fase di recupero.
In questi giorni, infatti, tecnici specializzati stanno esaminando la composizione ma soprattutto la tenuta di tutti i materiali di cui sono composte le palazzine dell’ex arsenale. Murature in pietra e in cemento armato, elementi in ferro e coperture, tutto sotto la lente di ingrandimento dell’innovativo sistema conoscitivo chiamato appunto ‘martinetti piatti’, che permette uno studio molto preciso dei materiali.

È la prima volta che viene effettuato uno studio sismico sull’Arsenale, passaggio però fondamentale per accertare se gli edifici rispondo alle norme tecniche vigenti e procedere con i lavori o gli adeguamenti necessari. Valutazioni importanti anche in vista della gara europea per la progettazione complessiva dell’opera, che dovrebbe essere indetta entro luglio.

Di fatto, un nuovo cantiere si aggiunge a quelli già in essere, come aveva annunciato nei mesi scorsi l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala, facendo capire che, terminata la fase puramente amministrativa, si entrava finalmente nel vivo dei cantieri.

Dopo i lavori emergenziali per il rifacimento delle coperture dei padiglioni 3 e 10, effettuati l’anno scorso, a marzo si sono concluse le indagini ambientali all’interno del compendio, con le ruspe in azione per effettuare i sondaggi geo-ambientali del terreno e il prelievo dei campioni in fase di analisi.

In parallelo, prosegue il 1° lotto di interventi di restauro del compendio, ovvero la progettazione definitiva delle coperture e l’indagine sismica degli edifici.

Per vedere dal vivo come avviene l’analisi conoscitiva dei materiali, mercoledì mattina l’assessore Segala ha accompagnato la stampa negli spazi della palazzina centrale, cosiddetta di Comando, dove i tecnici specializzati sono all’opera con la strumentazione necessaria. Insieme a lei anche l’assessore ai Lavori pubblici Luca Zanotto e la presidente della commissione Arsenale Paola Bressan.

Gli assessori Segala e Zanotto con il consigliere Bressan all'Arsenale-2

È lo stesso assessore a spiegare nel dettaglio il metodo ‘martinetti piatti’.
«Si tratta di un’indagine conoscitiva per capire bene come sono fatti i muri e i manufatti dell’arsenale, un’operazione fondamentale perché aumenta il nostro livello di conoscenza dell’immobile. La conoscenza approfondita dei materiali e del loro spostamento in caso di sisma, ci consente di prevederne il miglioramento in fase progettuale. È un metodo molto preciso, previsto anche dall’ultima normativa antisisma, e per nulla distruttivo, visto che agisce sulla muratura con due tagli sottili, in cui vengono inserti i martinetti piatti. Con il pompaggio dell’olio viene quindi effettuata una piccola pressione che consente di valutare, in misura millesimale, come si sposterebbe la muratura in caso di sisma».

«La società Politecnica che ha vinto la gara per il rifacimento dei tetti comincerà il lavoro non appena avrà i dati di questa indagine sismica – ha detto Zanotto -. Nel frattempo, il settore Edilizia Monumentale sta predisponendo la gara europea per la progettazione definitiva e esecutiva dei 7 lotti dell’intero compendio, sulla base delle indicazioni emerse dalla concertazione pubblica. I lavori saranno appaltati entro l’anno, per l’avvio vero e proprio del restauro».

Il progetto di fattibilità prevede che i lavori siano divisi in 7 lotti, si parte con le palazzine della Corte Ovest destinate alla nuova sede dell’Accademia di Belle Arti, per dare agli studenti spazi adeguati il prima possibile. La struttura della gara in più lotti, consentirà però di partire con i lavori in fasi diverse, pur con lo stesso progettista e direttore lavori. Una garanzia per un recupero che, come richiesto anche dalla Sovrintendenza, sarà di natura conservativa per gli involucri e flessibile per gli interni.
Nello specifico:

  • Lotto1- demolizione degli edifici non originali e non organici al compendio, bonifica ambientale e rifacimento reti tecnologiche.
  • Lotto 2- recupero della Corte Ovest in cui traslocherà l’Accademia di Belle Arti.
  • Lotto 3- recupero Corte Centrale in cui si concentreranno i servizi e le funzioni destinate ai giovani, all’innovazione e alla tecnologia, all’arte e alla creatività, alla sostenibilità e all’ambiente.
  • Lotto 4- riqualificazione Corte est, che ospiterà il mercato urbano. La palazzina antistante diventerà uno spazio per eventi.
  • Lotto 5 –creazione del grande parco urbano dell’Arsenale e il recupero dei muri perimetrali.
  • Lotto 6- le due palazzine parallele che affiancano la Corte centrale saranno dedicate agli eventi, compresi quelli artistici degli studenti dell’Accademia.
  • Lotto 7- per la Palazzina di Comando è stata privilegiata la destinazione culturale e museale, collegata direttamente con il Museo di Castelvecchio.

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