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Domenica, 24 Settembre 2023
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Lotta all'evasione fiscale, Spi Cgil: «In Veneto è un fiasco clamoroso»

Tra il 2018 e il 2019 è scesi il numero delle amministrazioni comunali che partecipano alle attività di accertamento. E le risorse ricavate dall'emersione del sommerso sono diminuite dell'80%

«L'evasione in Veneto è diminuita in modo drastico o in modo drastico sono diminuiti i controlli da parte dei Comuni sugli illeciti fiscali e sul sommerso?». La domanda se l'è posta lo Spi Veneto, il sindacato dei pensionati della Cgil, il quale ritiene che,tra le due ipotesi, quella più veritiera sia la seconda. E lo ritiene dopo aver elaborato i dati diffusi dal Ministero degli interni sulla partecipazione delle amministrazioni locali alle attività di accertamento fiscale e contributivo.

Nel 2019, solo 24 Comuni della nostra regione, ovvero il 4% del totale, ha recuperato risorse grazie all'attività di controllo. L'anno precedente la percentuale dei comuni impegnati non era comunque esaltante, ma almeno era più alta (7%). E ancora più grande è stato il calo delle somme evase che grazie a questi controlli sono state recuperate. Nel 2019 sono emersi 212mila euro, l'80% in meno rispetto al 2018.
«Un'occasione persa - ha commentato Spi Cgil Veneto - perché il 100% dei soldi recuperati resta in capo al Comune che può dunque utilizzarli per aiutare le persone più in difficoltà. Parliamo degli anziani, soprattutto, per i quali, con gli importi della lotta all’evasione, si potrebbero migliorare i servizi o allargare le fasce di esenzione per le imposte locali. Invece i numeri del Ministero ci dicono che le amministrazioni sembrano disinteressate a sfruttare questa opportunità».

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Secondo i dati diffusi dal Ministero ed elaborati dallo Spi Cgil, tutte le province venete registrano un crollo delle entrate senza precedenti se si eccettuano Belluno, che comunque passa dagli zero euro recuperati nel 2018 ai 545 del 2019, e Rovigo, che mantiene pressoché invariata la somma emersa. Il risultato peggiore è quello del Trevigiano (-98,5%) ma in termini assoluti il Vicentino ha risultati ancora più deludenti, anche tenendo conto che alcuni risultati possono non essere ripetibili. Crollano le somme ricavate dal sommerso anche nel Veronese (-62,3%) nel Padovano (-28,9%) e nel Veneziano (-18,1%).
«È una situazione molto preoccupante - ha concluso lo Spi - Nella nostra regione la lotta all'illegalità e al sommerso non sembrano una priorità degli enti locali forse perché si teme l'impopolarità. Si tratta però di risorse sottratte a tutti noi che potrebbero essere impegnate efficacemente per migliorare i servizi alle comunità. Noi, assieme alle altre organizzazioni sindacali in Veneto, non ci stancheremo mai di fare pressing sui sindaci affinché firmino i patti anti-evasione nell’ambito della negoziazione sociale. Spi Cgil Veneto non rinuncerà mai alle sue campagne per la legalità in una regione che deve fare i conti con la massiccia infiltrazione delle organizzazioni criminali nel proprio tessuto economico e con una quota di sommerso davvero rilevante».

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