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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Estate teatrale, si cerca ancora il nuovo direttore artistico. Critiche da Tosi e Bertucco

Bertucco: «Impreparazione e improvvisazione mettono a rischio la qualità della programmazione». L'ex sindaco Tosi: «Sboarina&Co hanno combinato un gran pasticcio»

Sono stati prorogati, fino a venerdì 11 gennaio, i termini per la presentazione dei curricula per il conferimento dell’incarico di direttore artistico per le rassegne Estate Teatrale Veronese, Il Grande Teatro, L’Altro Teatro e di altre attività di spettacolo. Dopo la selezione dei curricula ad opera della commissione, l’incarico avrà una durata biennale a partire dalla stipula del contratto.

Si tratta di una decisione che non ha mancato di destare scalpore tra i banchi dei consiglieri comunali. A levare la sua voce è stato anzitutto Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune: «Alla fine il bando dell’amministrazione per l’individuazione del direttore artistico del Teatro Romano si è rivelato perfettamente inutile, almeno per questa stagione. La nota integrativa del 14 dicembre e l’integrazione del 28 dicembre non sono servite a correggere un testo di gara palesemente sballato fin dall’inizio. Tutta questa impreparazione e improvvisazione - ha quindi concluso Bertucco - stanno mettendo a rischio la quota del Fus che spetta alla nostra città e soprattutto mette a rischio la qualità della programmazione che ora dovrà essere messa insieme in fretta e furia». 

Sull'argomento, un altro duro attacco all'amministrazione lo ha rivolto in queste ore anche l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi: «Avevo già parlato dell'impossibilità, per il nuovo direttore, di presentare entro il 31 gennaio il programma completo dell'Estate teatrale, pena la perdita dei fondi ministeriali e regionali. E infatti - ha dichiarato Tosi - per tappare il buco ora si nomina il pur bravissimo Giampaolo Savorelli (ma perché vogliono sostituirlo ad ogni costo?), in pensione da tempo. Questo via vai di bandi, con tempistiche anomale e stravaganti, quasi si volesse pilotare una nomina concorsuale, attesta l'incompetenza e l'improvvisazione dell'amministrazione Sboarina. Vogliono dare in mano l'Estate teatrale a Venezia, - ha quindi concluso l'ex sindaco - e questo di per sé è un danno per Verona, ma essendo pure incapaci hanno combinato un gran pasticcio».

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