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Eos fa il pieno di visitatori. E Tosi fa pesare l'assenza del sindaco Tommasi

Tanto gli appassionati di caccia, pesca, tiro sportivo e nautica che hanno riempito i padiglioni di Veronafiere nel primo giorno dell'evento. Al taglio del nastro presente il ministro Lollobrigida ma non in primo cittadino. E all'esterno fumogeni dagli animalisti

Un'inaugurazione con un ministro e migliaia di visitatori, ma anche manifestazioni dei contestatori e pure una polemica politica. Non è mancato nulla ieri, 11 febbraio, nel primo giorno della seconda edizione di Eos, l'evento a Veronafiere dedicato agli appassionati di caccia, pesca, tiro sportivo e nautica.

Oltre 16mila gli ingressi nella fiera scaligera. In tanti dunque si sono riversati tra i 330 stand allestiti in 60mila metri quadrati di superficie espositiva. Al taglio del nastro ha partecipato il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida, impressionato dal seguito della manifestazione. «Sono qui a testimoniare quanto questo mondo sia intimamente connesso con un modello che rappresenta la parte buona della nazione e che coinvolge le persone per bene e i tanti sportivi che ci onorano nel mondo portando a casa risultati di eccellenza - ha detto Lollobrigida - Nonché una filiera che dà lavoro a persone per non farle arrendere a un tasso disoccupazione che aumenta e cui non si può rispondere con bonus, prebende od operazioni come il bonus di cittadinanza. Questo mondo è importante per l’economia, ma anche per la cultura perché alcune armi sono vere opere d’arte».
Il ministro ha poi ricordato la recentissima circolare applicativa, firmata con il ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin, che si propone di risolvere i problemi interpretativi del regolamento europeo sul bando del piombo nelle zone umide. Un documento che giunge in risposta alle istanze dei cacciatori e delle loro associazioni e «riduce al minimo i disagi dei cacciatori, classificando le zone umide nella maniera più specifica, evitando interpretazioni restrittive sulla vigilanza».
Lollobrigida ha infine sottolineato che «il governo non è mai stato al gioco di chi criminalizza attività venatoria e cittadini che sono controllati più degli altri perché hanno il porto d’armi». Ed ha poi assunto l’impegno di risolvere l’emergenza dei cinghiali e del lupo tenendo conto delle migliori pratiche europee.

Patrizio Carotta, amministratore delegato di Eos, aveva in precedenza illustrato i numeri del settore. «Abbiamo fatto la fiera più bella, attrattiva, immersiva e coinvolgente - ha dichiarato - Sempre più rispondente a quanto meritano la produzione Made in Italy e il mercato. È forte, fortissima, la componente del Made in Italy in questo settore, seconda solo a quella statunitense. Il che è motivo di orgoglio e ci spinge ad aspirare a qualcosa di più anche dal punto di vista fieristico».
Quella passata è stata l’ennesima annata da record per la produzione italiana di armi: oltre 1.140.000 armi sportive prodotte, l’87% delle quali viene esportato in tutto il mondo. A guidare la classifica sono le armi lunghe sportive e da caccia. Il valore complessivo del comparto, tra produzione diretta e attività collegate alla caccia e al tiro, ammonta a 7,5 miliardi di euro, pari allo 0,42% del Pil. E il numero degli occupati nel settore armi e munizioni, includendo l’indotto, è pari a 19mila, considerando anche i settori correlati alle attività legate a caccia e tiro si arriva a 80mila.
Le licenze in fatto di armi nel 2021 erano 1.222.537, il 96% delle quali per tiratori (543.803) e cacciatori (631.304).
Annata da incorniciare anche per il settore outdoor nel 2021: un incremento complessivo del 27% del "sell in" in Italia con 986 milioni di prodotti in più immessi sul mercato, soprattutto abbigliamento e calzature al +16%. E il trend sembra confermato al rialzo per il 2022 (+17,4% il sell-out registrato nei primi mesi del 2022). In Italia, i pescatori sportivi e ricreativi sono circa 2,5 milioni. La manodopera impegnata è di circa 15mila unità. Il giro di affari dell’indotto è stimabile in circa 3 miliardi di euro e comprende le spese sostenute da ogni pescatore.

E lo sport ha una rilevanza straordinaria nel settore. L'ha sottolineato Luciano Rossi, presidente Fitav e recentissimo presidente della federazione internazionale del tiro Issf, che poi ha presentato la World Cup 2023 in programma al Trap Concaverde dall’8 al 17 luglio prossimi. Jean François Palinkas, presidente della Fitasc, ha poi riconosciuto il ruolo trainante a livello mondiale all’organizzazione sportiva italiana e all’industria armiera italiana.

Inoltre, nel padiglione 6, anche oggi è in corso l'esposizione canina di taratura internazionale dell'Enci (ente nazionale della cinofilia italiana). Ed Eos proseguirà fino a domani a Veronafiere.

Da sx Federico Bricolo, Francesco Lollobrigida, Patrizio Carotta

Ma nella prima giornata della manifestazione fieristica ci sono stata anche polemiche e manifestazioni. Pacifisti e animalisti hanno protestato separatamente e in modi diversi contro un evento in cui vengono messe in mostra anche armi e in cui i minori possono entrare liberamente purché accompagnati dagli adulti.
Opal (Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa), Rete italiana pace e disarmo e le associazioni del comitato veronese per le iniziative di pace hanno organizzato degli eventi di controinformazione sul mercato delle armi, a cui ha partecipato anche l'assessore Jacopo Buffolo. Mentre il sindaco Damiano Tommasi non ha presenziato all'inaugurazione di Eos. Un'assenza rimarcata dal deputato veronese di Forza Italia Flavio Tosi. «Capisco che Tommasi sia obiettore di coscienza - ha detto Tosi – ma lui è il sindaco di tutti i veronesi e di tutta la città, non di una parte. E non può anteporre le sue convinzioni personali all’interesse della città. Non sono ammissibili questi personalismi. Spero che Tommasi non sia astemio, altrimenti non viene nemmeno a inaugurare il Vinitaly. Trovo infine stravagante e poco sensata la partecipazione di Buffolo al convegno di oggi contro Eos. Il Comune di Verona è socio di Veronafiere, che promuove nei suoi spazi Eos. Il fatto che un assessore partecipi a un incontro contro un evento della fiera è imbarazzante e inopportuno».

Più rumorosa, invece, la protesta di una cinquantina di militanti appartenenti a diverse associazioni animaliste che hanno organizzato un presidio davanti alla fiera di Verona. I partecipanti al presidio si sono dovuti concentrare in un punto prestabilito, e da lì sono stati portati davanti alla fiera con un bus riservato. Autobus che poi li ha riportati al punto di partenza alla fine della manifestazione. Lo scopo di questa precauzione voluta dalla questura era di evitare contatti diretti tra animalisti e cacciatori.

Manifestazione degli animalisti contro Eos

Contatti fisici che, durante il presidio sono stati evitati dagli agenti della polizia di Verona, mentre i contatti verbali sono volati da una parte e dall'altra (qui il video degli animalisti). E sono volati anche fumogeni, tanto che le forze dell'ordine hanno dovuto temporaneamente deviare il traffico delle auto.

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