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Lo stato di "salute" dei ponti di Verona controllato tramite dei droni

Si tratta di un monitoraggio dinamico molto più preciso rispetto a quello effettuato con gli strumenti tradizionali. «Mettiamo in campo la tecnologia più avanzata per salvaguardare il nostro patrimonio», ha detto il sindaco Federico Sboarina

È partito il check up completo di tutti i ponti di Verona, a cominciare da quelli storici e monumentali. Un'operazione corposa e complessa, la prima di questo tipo, perché sfrutta gli strumenti tecnologici più moderni. Sono i droni infatti a fotografare nel dettaglio lo stato di salute di tutti i ponti cittadini, quelli che attraversano l'Adige ma anche quelli sui canali minori presenti sul territorio comunale.
Ciò permetterà di creare il primo database con tutte le informazioni relative ai ponti cittadini, una sorta di registro di ultima generazione in cui saranno inseriti tutti i dati e gli elementi raccolti, e che, soprattutto, sarà continuamente aggiornato.

La novità e l'importanza del processo avviato dall'Amministrazione è proprio questa: poter disporre di uno strumento sempre aggiornato con cui monitorare lo stato di conservazione delle strutture, con ispezioni calendarizzate in base alle caratteristiche dei manufatti, alla loro posizione e alle diverse sollecitazioni a sui sono sottoposti.
Va da sé che lo storico e monumentale Ponte Pietra sarà oggetto di più ispezioni rispetto al viadotto che oltrepassa il Camuzzoni. Tuttavia, i controlli saranno effettuati su tutti i duecento ponti veronesi, nessuno escluso.

Attraverso il confronto dei dati inseriti nel database, si potrà monitorare con precisione lo stato di conservazione delle strutture e vedere se nel tempo presentano situazioni di degrado. Il monitoraggio dinamico è molto più preciso rispetto a quello effettuato con gli strumenti tradizionali, i droni riescono ad arrivare negli angoli più inesplorati e, laddove la struttura lo consente, anche entrarne all'interno. Per una precisione di dati e informazioni senza precedenti. E, soprattutto, che consentono di intervenire immediatamente o di programmare interventi mirati qualora se ne presentasse la necessità.

Giovedì il primo drone ha sorvolato e ispezionato nelle minime fessure Ponte Pietra, telecomandato da terra dal tecnico incaricato. Nei prossimi giorni toccherà agli altri ponti cittadini finire sotto l'occhio dei droni e essere oggetto di attente ispezioni e verifiche. Si comincia da quelli sull'Adige più vicini al centro storico, Ponte della Vittoria, Ponte Garibaldi, Ponte Risorgimento, Ponte Navi, Ponte dell’Unità d’Italia, Ponte Catena, Ponte Aleardi e Ponte San Francesco, per poi indirizzare le operazioni su tutti gli altri viadotti.
Durante le ispezioni, i ponti dovranno essere sgombri dalle auto, verrà verrà istituito il divieto di sosta mentre il traffico sarà regolato attraverso l'installazione di semafori provvisori. La presenza dei lavori e del restringimento delle carreggiate saranno annunciati da apposita segnaletica, anche luminosa per la visibilità notturna, su entrambi i sensi di marcia e dalla limitazione dell'area ad uso cantiere.

Le virate del primo drone in azione non sono passate inosservate ai veronesi che giovedì mattina passeggiavano in zona Ponte Pietra. A testa in su, per seguire la traiettoria, anche il sindaco Federico Sboarina e l'assessore ai Lavori pubblici ed Edilizia monumentale Luca Zanotto.

«Mettiamo in campo la tecnologia più avanzata per salvaguardare il nostro patrimonio - ha detto il sindaco-. Questa è la prima volta che i droni vengono utilizzati per monitorare tutti i ponti cittadini. Il Comune si dota così di un database specifico, con tutte le informazioni necessarie per capire lo stato di salute delle strutture e preservarle dal deterioramento causato dal tempo. Il valore aggiunto di questo nuovo strumento è che continuerà ad essere aggiornato, grazie a verifiche già programmate. Altro elemento importante è l'attenzione a tutto il territorio, partiamo dai ponti più antichi, con un valore storico oltre che monumentale, per poi proseguire su tutte le 200 strutture presenti sul territorio, nessuna esclusa».

«C'è molto entusiasmo per questo progetto - aggiunge l'assessore Zanotto -. L'importanza della tenuta statica dei ponti è abbastanza ovvia, in questi ultimi anni l'attenzione dell'Amministrazione su questo tema è stata sempre altissima. Con questo processo facciamo un passo in avanti per la tutela e la sicurezza dei nostri ponti. I droni ci permettono infatti un monitoraggio dinamico, capace di arrivare negli angoli più inesplorati e fotografare con la massima precisione lo stato di conservazione delle strutture. Il costante confronto dei dati e degli elementi raccolti ci diranno se e come dobbiamo intervenire con lavori di manutenzione. Si tratta di una modalità molto efficiente, estendibile anche ad altri monumenti storici della città».

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