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Prolifici e più giovani: i dati sugli stranieri immigrati in provincia di Verona

Le cifre sono contenute nel Dossier statistico sull'immigrazione presentato dal Cestim. In tutto il territorio scaligero, i non italiani sono il 12%. Vivono principalmente nel capoluogo e la comunità più numerosa è quella romena

È stata presentata a Verona dal Cestim (Centro studi immigrazione) la 30esima edizione del Dossier statistico sull'immigrazione che fornisce statistiche e analisi sul fenomeno immigrazione in Italia. Il documento è stato elaborato dal Centro Studi e Ricerche Idos in partenariato con il Centro Studi Confronti e con la collaborazione del Cestim per ciò che riguarda Verona e provincia. E la presentazione, avvenuta in diretta streaming, è stata realizzata in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil, Migrantes, Chiesa Valdese di Verona e Acli.

IMMIGRAZIONE IN PROVINCIA DI VERONA

La sociologa Gloria Albertini, che fa parte del direttivo Cestim, ha fornito una panoramica dell'immigrazione a Verona e provincia. Una dato che si presta a qualche riflessione è quello che riguarda i cittadini stranieri che hanno fatto domanda di regolarizzazione a Verona tra giugno e metà agosto 2020: si tratta di 5.023 persone. Altra cifra sulla quale soffermarsi riguarda l'età degli stranieri residenti a Verona: l'81% ha meno di 50 anni, mentre il 47% dei veronesi ha più di 50 anni.

All'inizio del 2020, comunque, sono stati contati 111.885 immigrati residenti nel Veronese, circa il 12% dell'intera popolazione residente (930.339 cittadini). Gli immigrati residenti sono 1.856 in più rispetto al 2019, con un aumento dell'1,7%. Le femmine prevalgono: sono 57.609 (51,5%) mentre i maschi sono 54.246. Solo nel comune di Verona risiedono 38.173 immigrati (14,7% popolazione), con un aumento di 1.059 persone rispetto al 2019 (+2,8%).

stranieri a verona 2019-2

Analizzando il bilancio demografico della provincia, emerge che le nascite nel 2019 sono una voce positiva importante, con 1.675 nati non italiani (in lieve calo: erano 1.697 nel 2018), soprattutto se considerati in confronto con i 164 cancellati per morte. Un'altra voce positiva sono gli iscritti dall'estero, 4.875 (in calo: erano 6.479 nel 2018), mentre i cancellati per l'estero sono stati 1.133. Molti di coloro che lasciano l’Italia per altri Paesi, però, non lo comunicano, e vengono conteggiati, una volta rilevata l'assenza, alla voce "altri cancellati". Tra i motivi di cancellazione, il più rilevante sono le acquisizioni di cittadinanza italiana, con 3.301 nuovi cittadini italiani, in netta crescita (+31%, nel 2018 erano 2.529).
Considerando le fasce d'età, emerge che la popolazione immigrata è strutturalmente più giovane rispetto alla popolazione di cittadinanza italiana. In particolare i minori con cittadinanza non italiana sono 25.600 (22,9%), di cui 19.493 tra i 3 e i 16 anni. Tra gli italiani, invece, i minori sono 128.794 (15,7% degli italiani).
Le prime dieci nazionalità sono le stesse del 2019, ma in particolare lo Sri Lanka vede un +6% di residenti e la Cina vede un +4%, mentre gli altri scostamenti sono più contenuti. Nell'ordine esse sono: Romania, con 33.623 residenti, Marocco (13.315), Sri Lanka (9.575), Albania (6.378), Moldova (6.370), India (5.333), Cina (4.376), Nigeria (3.904), Ghana (2.369) e Brasile (1.974).
Rispetto alla distribuzione territoriale, i comuni che contano il maggior numero di residenti stranieri, dopo il comune capoluogo, sono San Bonifacio (4.077), Villafranca (3.792), S. Giovanni Lupatoto (2.971), Bussolengo (2.545), Legnago (2.485), S. Martino Buon Albergo (2.065), Valeggio Sul Mincio (2.050), Bovolone (1.978) e Zevio (1.640). I comuni che, invece, registrano le proporzioni più alte di immigrati residenti risultano Nogarole Rocca (23,2%), San Bonifacio (18,9%), Palù (18,5%), Sorgà (16,8%), Nogara (16,4%), Garda (15,8%), Trevenzuolo (15,6%), Ferrara di Monte Baldo (15,2%), Roverchiara (15,1%) e Monteforte d'Alpone (15,1%).

IMMIGRAZIONE E SCUOLA IN PROVINCIA DI VERONA

Secondo il Ministero dell'istruzione, gli alunni frequentanti le scuole in provincia di Verona, nell'anno scolastico 2018/19 risultano 134.071. Tra tali alunni, quelli con cittadinanza non italiana, o figli di immigrati, sono 20.718, il 15,5% del totale. Va specificato che non risultano in questo conteggio i ragazzi con background migratorio che hanno acquisito la cittadinanza italiana e nemmeno gli alunni che hanno un genitore italiano ed uno straniero. Rispetto all’anno scolastico 2017/18 gli alunni complessivi sono quasi invariati (+65 alunni) mentre quelli con cittadinanza non italiana sono aumentati di 787 unità. La percentuale di alunni con cittadinanza non italiana è la più alta tra le province venete.
Distinguendo per ordini e gradi di scuola le proporzioni sono: alla scuola dell'infanzia gli alunni non italiani sono 4.498 su 24.045, il 18,7%; alla scuola primaria gli alunni non italiani sono 7.940 su 44.244, il 17,9%; alla scuola secondaria di primo grado gli alunni non italiani sono 4.326 su 27.440, il 15,8%; alla scuola secondaria di secondo grado gli alunni con cittadinanza non italiana sono 3.954 su 38.342, il 10,3%.
Gli alunni nati in Italia sono 14.916, il 72% del totale degli alunni con cittadinanza non italiana e la proporzione decresce con il grado scolastico e precisamente sono: 3.927 alla scuola dell’infanzia (87,3% del totale); 6.386 alla scuola primaria (80,4%); 2.877 alla scuola secondaria di primo grado (66,5%); 1.726 alla scuola secondaria di secondo grado.
Prendendo in considerazione solamente la scuola paritaria, gli alunni con cittadinanza non italiana sono 2.614 su 24.667, il 10,6%, ma concentrati alla scuola dell’infanzia. Alla scuola infanzia sono infatti 2.327 (14,4% del totale degli alunni in queste scuole), alla primaria 134 (il 5,0%), alla secondaria di primo grado sono 79 (3,3%) e a quella di secondo grado sono 74 (il 2,1%).
Per quanto riguarda i fenomeni di concentrazione di alunni, su 851 scuole di Verona e provincia, sia statali che paritarie, emerge che: 108 scuole vedono una quota di alunni non italiani dal 30% in su (il 13% del totale); 244 scuole hanno dal 15% al 30% di alunni non italiani (29% delle scuole); 422 hanno fino al 15% di alunni non italiani (49% di tutte le scuole) e 77 scuole sono senza alunni non italiani (9% del totale).

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