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Sangue e plasma, raccolta stabile per Fidas Verona e crescono gli aspiranti donatori

Assemblea delle 79 sezioni dell'associazione scaligera, il plauso della presidente Donadelli ai volontari: «Senza di loro il sistema non starebbe in piedi e tanti malati in attesa di terapie salvavita non avrebbero risposte»

Archiviata la pandemia, Fidas Verona consolida il suo impegno e punta ad allargare il numero dei donatori di sangue e plasma. È il messaggio lanciato ieri, 13 maggio, dai rappresentanti delle 79 sezioni di Fidas Verona, riuniti in assemblea al Centro agroalimentare di Verona.

Fidas Verona ha chiuso il 2022 con 19.929 donazioni di sangue, in linea con il 2021, seppur in leggero calo (-159 donazioni). E si è quasi arrestato il calo di donatori che aveva caratterizzato gli ultimi anni. Nel 2022, sono stati 46 donatori attivi in meno rispetto all'anno precedente.
In totale, gli iscritti a Fidas Verona sono 11.348. Un dato incoraggiante riguarda gli aspiranti donatori: 1.400, il 6% in più rispetto al 2021. I nuovi donatori entrati nella famiglia di Fidas Verona, invece, sono stati ben 831 (205 in più rispetto all’anno precedente), frutto del grande lavoro di coinvolgimento e promozione portato avanti dalle sezioni.

Chiara Donadelli presidente provinciale Fidas Verona

«Veniamo da tre anni lunghi e faticosi, segnati dalla pandemia e dall’impossibilità di comunicare la bellezza del dono. Ecco perché di fronte a questi numeri dobbiamo ringraziare per l’enorme impegno i nostri volontari, che hanno sempre tenuto vivo il messaggio dell’importanza del dono - ha sottolineato la presidente provinciale di Fidas Verona Chiara Donadelli - Le difficoltà ci sono, basti pensare alla carenza di personale medico, che si riflette anche sull’inevitabile riprogrammazione delle aperture dei centri di raccolta periferici. Ma le nostre 79 sezioni hanno davvero raddoppiato gli sforzi, organizzando eventi e occasioni di promozione per avvicinare quante più persone a questo gesto altruistico. Senza i volontari, tanti malati in attesa di terapie salvavita non avrebbero risposte. Senza i volontari, il sistema sangue non potrebbe stare in piedi».

Fidas Verona Primo premio elementari Lavagno_albero della vita stile Klimt

All’apertura dell’assemblea, sono state premiate le classi vincitrici del concorso "A scuola di dono", promosso su scala nazionale dai donatori di sangue di Fidas e, a livello provinciale, da Fidas Verona. Sono stati 13 gli istituti che hanno partecipato con video, disegni ed elaborati creativi.
Per la scuola primaria si sono classificate prime le classi 5A e 5B dell’Istituto Don Lorenzo Milani di Lavagno; seconde tutte le classi dell’Istituto Don Giovanni Calabria di Alpo; terze le classi 4A e 4B dell’Istituto Giovanni Pascoli” di Roverchiara.
Per la secondaria di primo grado, è arrivata prima la classe 2G dell’Istituto Fratelli Corrà (plesso di Salizzole), che ha trionfato al concorso anche a livello nazionale, aggiudicandosi il primo premio di Fidas a Roma. Seconda, la classe 2H dello stesso istituto; terza, la classe 2E dell’Istituto Franco Cappa di Bovolone.
Per la scuola secondaria di secondo grado premiato l’Istituto Copernico Pasoli di Verona: primo premio alla classe 2ESP, secondo alla classe 1ESP.

Diverse, infine, le istituzioni che hanno partecipato all’assemblea provinciale di Fidas Verona. Ad aprire i lavori sono stati gli interventi del direttore del dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale Giorgio Gandini e del direttore della medicina trasfusionale dell'Ulss 9 Scaligera Giampaolo Gaiga, che hanno fatto il punto sull’andamento della raccolta di sangue e plasma.
Hanno portato i saluti anche il presidente di Fidas Veneto, Fabio Sgarabottolo, la vicepresidente della Regione Veneto, Elisa De Berti, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Verona Luisa Ceni, la consigliera provinciale Federica Lori, il presidente di Veronamercato Marco Dallamano. Ed erano presenti anche il consigliere del Csv Verona Stefano Micheletti ed i referenti di Asfa, Aido e Adoces.

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