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Richieste di risarcimento danni del nubifragio, scadenza slitta al 15 febbraio

E fino al 5 febbraio resta attiva la raccolta di persona delle domande in sala Lucchi, dove i cittadini possono ricevere anche un supporto per la compilazione dei moduli

Prorogata fino al 15 febbraio la possibilità di presentare la nuova documentazione, richiesta dal dipartimento nazionale della protezione civile, per il risarcimento dei danni subiti dai cittadini con il nubifragio del 23 agosto. Si tratta di una modulistica parzialmente diversa da quella raccolta nelle settimane successive alla calamità naturale che ha colpito Verona e il suo territorio, con danni stimati che superano i 15 milioni di euro. Modulistica per la quale si chiedono informazioni più dettagliate rispetto ai danni subiti.

Fino al 5 febbraio resta attiva la raccolta di persona delle domande in sala Lucchi, dove i cittadini possono ricevere anche un supporto per la compilazione dei moduli. Il servizio, attivo dalle 9 alle 13, è completamente gratuito, con postazioni ben distanziate in rispetto delle misure anti Covid. Un servizio svolto dai funzionari del Comune e della protezione civile, con l'ausilio dei geometri dell'Ordine veronese.
Dopo il 5 febbraio le domande potranno essere inviate via Pec, all’indirizzo protezione.civile@pec.comune.verona.it.

A supporto della cittadinanza è attivo il numero 045.80.52.113 della protezione civile oppure il numero verde 800 20 25 25 dell'Urp del Comune. Tutta la modulistica è disponibile qui.

Per i risarcimenti dei danni alle aziende agricole, invece, la scadenza è l'1 marzo. Le imprese che operano nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento, danneggiate dal nubifragio, potranno presentare le domande di contributo agli Sportelli Unici Agricoli di Avepa.

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