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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stranieri con vaccino non autorizzato in Italia, basterà il tampone. Veronafiere: «Bene, tornano migliaia di buyer»

Il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani: «Bene il nuovo decreto Covid, riapre agli operatori extra Ue. Ora avanti con fiducia a partire da Fieragricola e Vinitaly»

«Il decreto-legge approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri ci consente di guardare con ottimismo alle prossime manifestazioni internazionali del nostro calendario, a partire da Fieragricola e Vinitaly confermate rispettivamente dal 2 al 5 marzo e dal 10 al 13 aprile. Infatti, il riconoscimento dello status vaccinale del paese di origine, integrato dal tampone in caso di difformità rispetto a quello italiano, riapre le porte alle migliaia di buyer e operatori professionali esteri che ogni anno scelgono le filiere del made in Italy rappresentate da Veronafiere e, al contempo, salvaguarda il business delle nostre aziende espositrici». Così il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, commenta favorevolmente il decreto Covid licenziato ieri sera che consente agli operatori extra Ue immunizzati con vaccini non approvati dall'Ema (Agenzia europea per i medicinali, ndr) di accedere comunque in sicurezza alle fiere italiane e ai servizi collegati.

Giovanni Mantovani, Dg Veronafiere-2

Giovanni Mantovani

Lo stesso direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, ha poi aggiunto: «Per entrambe le rassegne, Veronafiere, in collaborazione con Ice-Agenzia, ha messo in campo investimenti promozionali e di incoming importanti anche nelle aree obiettivo indicate dal Governo. Ora possiamo guardare ad agire con più fiducia su quei mercati». Il riferimento del dg di Veronafiere è appunto all'importante novità che è stata illustrata ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza, prevista con il nuovo decreto-legge che dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale nelle prossime ore.

In base a quanto annunciato, a tutti coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il green pass rafforzato previa l'effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò però, ed è questa la vera ed essenziale novità, sarà valido anche per tutti coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone. 

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