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Sacerdote veronese condannato per omicidio, la curia «resta in attesa»

Per il momento, la curia de L'Aquila non prende nessun provvedimento nei confronti di don Paolo Piccoli, ritenuto responsabile della morte del presule 92enne Giuseppe Rocco avvenuta nel 2014 nella Casa del Clero di Trieste

Manifestiamo profondo rispetto per il verdetto espresso dalla Corte d'Assise di Trieste, nella consapevolezza che – come sancito dal Codice civile e da quello canonico – fino alla sentenza definitiva spetta all'imputato la presunzione di innocenza.

Non lo esprime chiaramente, ma lo fa intendere. La curia de L'Aquila, di cui fa parte il sacerdote veronese don Paolo Piccoli, al momento non prenderà provvedimenti nei riguardi del religioso condannato dalla Corte d'Assise di Trieste per l'omicidio del presule 92enne Giuseppe Rocco avvenuto nel 2014 nella Casa del Clero triestina.

Don Paolo Piccoli ha fatto sapere che ricorrerà in appello contro la sentenza di condanna e la curia abruzzese ha deciso di rimane «in attesa di acquisire ulteriori informazioni, necessarie per un discernimento obiettivo e a tutto campo, che consenta di dare valutazioni sagge e di prendere decisioni adeguate. Con ferma convinzione, auspichiamo che si faccia giustizia, in tutto e per tutti, affinché ciascuno risponda, alla legge di Dio e degli uomini, secondo le sue effettive responsabilità».

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