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Cultura e sessualità, polemiche in Veneto. L'Ass. Donazzan contro il ministro Bonisoli

L'assessore regionale veneto all'Istruzione e alle Pari Opportunità Elena Donazzan critica la nomina di Milovan Farronato a curatore del Padiglione Italia alla 58^ esposizione internazionale d'arte di Venezia e pubblica le foto da "travestito" del suo profilo Instagram

Il Governo Lega-M5S incassa le prime dure critiche da parte di un esponente di spicco della giunta Zaia, l'azzurra "quasi leghista" che al Corriere dichiarava di voler veder nascere il partito "Lega Italia" con la fusione di Forza Italia e Lega, l'assessore regionale Elena Donazzan. Una prima palese dimostrazione di diversità di vedute per quanto riguarda tematiche culturali e sociali, e in fondo proprio per questo politiche in senso forte, tra gli ambienti della destra (quasi) leghista e quelli pentastellati. È quanto emerge con evidenza dalla polemica sollevata in queste ore proprio dall'assessore regionale all'Istruzione (ma anche alle Pari Opportunità) del Veneto Elena Donazzan. Quest'ultima ha commentato così la decisione da parte del nuovo ministro della Cultura, il pentastellato Alberto Bonisoli (eletto per il M5S alla Camera), di nominare il direttore del Fiorucci Art Trust Milovan Farronato curatore del Padiglione Italia alla 58^ esposizione internazionale d'arte di Venezia del 2019:

«Lei, pardon lui, è Milovan Farronato: ieri (mercoledì ndr) è stato nominato dal Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli alla guida del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte di Venezia 2019. Sì, avete capito bene. - scrive ancora l'Ass. Donazzan - Lui è stato chiamato a rappresentare l’Italia alla Biennale d’Arte veneziana del prossimo anno: non al Carnevale di Venezia quindi, ma all’appuntamento culturale più importante per il Veneto e l’Italia tutta, lui sarà il nostro biglietto da visita verso le migliaia di visitatori internazionali che parteciperanno alla Biennale.

Le foto tratte dal suo profilo Instagram si commentano da sole: sia chiaro, ciò che fa nel privato non mi interessa. Ma posso dire che quando si deve rappresentare una Nazione servirebbe essere quanto meno... più autorevoli? Non so voi, ma io non ho parole!».

A corredo del suo commento, l'Ass. Elena Donazzan ha pubblicato alcune foto tratte dal profilo privato Instagram di Farronato che lo ritraggono "travestito". In un suo precedente post la stessa Donazzan aveva scritto:

«Sembra che a Roma stiano impazzendo: secondo voi, era il caso di nominare un travestito, tale Milovan Farronato, alla guida del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte di Venezia 2019? Ciò che uno fa nel privato non è affar mio, ma...spero vivamente non decida di vestirsi nell’esercizio del suo ruolo prestigioso come appare nelle foto che pubblica sul suo profilo Instagram».

Il ministro della Cultura Alberto Bonisoli, mantovano classe 1961 proveniente dal mondo dell'arte contempoaranea ed esperto nel settore dell’alta formazione e del design, aveva precedentemento motivato così la sua scelta:

«Oggi ho nominato Milovan Farronato curatore del Padiglione Italia alla 58ma esposizione internazionale d'arte di Venezia del 2019. Ho scelto questo progetto nell'ambito della terna proposta dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane. Il progetto di Farronato è molto originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimento, valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama artistico internazionale».

In merito alla vicenda non sono mancate animose proteste per le frasi di Elena Donazzan da parte, ad esempio, degli attivisti di Padova Pride che in una nota accusano esplicitamente l'Ass. regionale all'Istruzione e alle Pari Opportunità di «sostenere la necessità e la legittimità di discriminare sul luogo di lavoro in base all'espressione di genere». Di seguito riportiamo la nota di Padova Pride:

«Sono di ieri le dichiarazioni piene di intolleranza, omofobia e volontà discriminatoria di Elena Donazzan, Assessora all'Istruzione per la Regione Veneto in un post a commento della nomina di Milovan Farronato a curatore del Padiglione Italia alla Biennale d’arte di Venezia. Oltre a ironizzare sull'identità di genere di Milovan Farronato, - scrivono gli attivisti di Padova Pride - Donazzan sostiene la necessità e la legittimità di discriminare sul luogo di lavoro in base all'espressione di genere.

Intervistato da Artribune, Milovan Farronato commentando la recente sua nomina a curatore del Padiglione Italia alla Biennale d’arte di Venezia, si è semplicemente detto «davvero onorato per questo prestigioso incarico che accolgo con più profondo senso di responsabilità. Sono emozionato e felice di potermi mettere al lavoro con il massimo impegno per dare vita al progetto che come sapete coinvolge tre artisti i cui nomi saranno annunciati prossimamente».

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