Covid-19: il 93% dei ricoverati in terapia intensiva in Veneto è un over 50
Il report realizzato dal Dipartimento Regionale Suem 118 sull’utilizzo dei posti letto in area critica in regione in merito alla diffusione del coronavirus
Il numero di posti letto disponibili in terapia intensiva è uno dei parametri al centro dell'attenzione in questa situazione di emergenza sanitaria per la diffusione del Covid-19, al punto da incidere sulla valutazione di una singola regione e il suo passaggio in zona gialla, arancione o rossa.
Il Dipartimento Regionale Suem 118 ha così realizzato un report per mostrare lo stato delle aree critiche in Veneto al 10 febbraio 2021.
Da febbraio a giugno 2020 sono state ricoverate 844 persone, di cui 305 sono decedute, e tra luglio 2020 e febbraio 2021 ne sono state ricoverate 2588, di cui 1041 decedute: in totale dunque sono stati registrati 3432 ricoveri e 1346 decessi.
Solamente il 7% dei ricoverati complessivi ha un'età inferiore ai 50 anni, mentre il 35% (1212) comprende la fascia d'età tra i 70 e 79 anni. Il 93% delle persone portate in terapia intensiva ha dunque più di 50 anni, il 77% più di 60.
Le età dei decessi e il rapporto ricoverati/deceduti, evidenziano una volta di più la pericolosità del Covid-19 per le fasce d'età più avanzata. Sono 24 infatti per le persone morte sotto i 50 anni, l'1,8% del totale, su 239 ricoverate. La percentuale di mortalità cresce invece con l'aumentare dell'età: l'81% degli over 90 ricoverati ha perso la vita, così come il 60% di coloro compresi tra gli 80 e i 90 anni e il 48% dei pazienti tra i 70 e i 79 anni.
Alle ore 12 del 10 febbraio in Veneto ci sono 122 (20,1%) posti letto occupati da pazienti attualmente positivi al Covid-19 e 47 (7,7%) utilizzati da pazienti ora negativizzati, mentre 104 (17,1%) sono quelli liberi riservati a coloro affetti dal virus.
Il 49,3%, ovvero 299, sono invece in uso a pazienti che non hanno contratto il virus, mentre 35 (5,8%) risultano essere liberi.